Sequestrati gli atti
sul trabocco del Turchino

Sequestrati gli atti sul trabocco del Turchino
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Giovedì 7 Agosto 2014, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 18:17
LANCIANO Entra nel vivo l'inchiesta del procuratore Francesco Menditto sul crollo del trabocco del Turchino a Portelle di San Vito Marina. Gli uomini della capitaneria di porto di Ortona, delegati dal pm Rosaria Vecchi all'indagine, hanno sequestrato atti e delibere amministrative che vanno dal 2004 a oggi. . In pratica si passano in rassegna tutte le iniziative propedeutiche e d'intervento progettuale che hanno portato, nell'ultimo decennio, prima al parziale restauro del trabocco deciso dall'ex giunta di centrosinistra retta da Teresa Giannantonio, poi all'ultima iniziativa di totale rifacimento del manufatto disposto dall'attuale giunta di centrodestra del sindaco Rocco Catenaro.

Il «ragno da pesca» reso celebre nell'Ottocento da Gabriele D'Annunzio che lo descrisse nel Trionfo della Morte, è crollato dopo l'ultima furia del vento e del mare la notte del 26 luglio. Era in agonia da Natale con le prime, possenti mareggiate. Il trabocco sanvitese, il primo di proprietà comunale (di recente lo è diventato anche quello restaurato dal comune di Torino di Sangro alle Vecchie Morge), ha da sempre assunto la veste di emblema della cultura e della storia marinara abruzzese.
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