Helen Mirren: «Il Covid ha segnato il mondo». Poi l'appello per il suo Salento

Helen Mirren con il marito Helen Mirren: «Il Covid ha segnato il pianeta». Poi l'appello per il suo Salento
di Monica Di PIllo
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Lunedì 6 Luglio 2020, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 00:35

Si conferma un grande palcoscenico quello dei Premi Flaiano, che ha portato a Pescara le stelle italiane del cinema, del teatro e della televisione. Standing ovation per la regina del Flaiano, Helen Mirren, accolta sul palco del Teatro d’Annunzio dove è salita per ricevere il Pegaso d’Oro alla Carriera da un lungo applauso da parte del pubblico che l’ha attesa con ansia.

«Posso parlare un po’? - ha chiesto l’attrice in un elegante abito nero, dove risaltava al collo l’amorino ricevuto in dono in Abruzzo - ma il mio italiano non è buono. E’ per me un grande onore ricevere questo premio, in nome di un gigante del cinena italiano, Ennio Flaiano. Non posso dire quanto sia importante per me questo premio. E’ stato un film italiano, L’Avventura con una incandescente Monica Vitti a farmi appassionare al cinema. Avevo 16 anni e lavoravo come cameriera nel piccolo bed&breakfast di mia zia, ho visto il film in un vecchio cinema inglese vicino al mare, in un giorno di pioggia. La bellezza della lingua italiana e del paesaggio sono state formative  per me, il mistero e la magia hanno catturato la mia immaginazione. Mi sono innamorata del cinema e della lingua italiana. Sono attratta dalla potenza di registi italiani come Fellini, Visconti, Sergio Leone, Tinto Brass e Paolo Virzì con cui ho lavorato. La mia più grande musa è Anna Magnani, ha catturato il mio cuore di artista lo spirito italiano, come anni dopo sono stata catturata dai paesaggi del Salento, dove sono contadina e saluto tutti i miei vicini di casa a Tiggiano».

Ha chiesto anche un aiuto per il Salento e per tutta l’Italia del sud, la Mirren che ha lanciato un appello importante dal palcoscenico pescarese: «Come pianeta stiamo vivendo una sfida enorme, il Covid ha segnato tutto il mondo. Ma l’Italia del sud e il Salento stanno sperimentato un ulteriore dramma: la Xylella, un batterio che sta distruggendo gli ulivi, patrimonio dell’Italia, della sua cultura gastronomica da sempre legata all’olio, molto più antica di quella del cinema. Il Salento e l’Italia del sud hanno bisogno di aiuto». Applauso alla Mirren, premiata dal direttore della Bper, Abruzzo e Molise, Giuseppe Marco Litta, originario del Salento, patria amata dalla celebre attrice.  

Grande applauso infine anche per il marito che ha accompagnato la Mirren in Abruzzo dopo un lungo viaggio. Anche lui Premio Oscar, Taylor Hackford, regista di film di successo del calibro di Ufficiale e Gentiluomo, L’avvocato del diavolo, Rapimento e Riscatto. 

Suggellati sul palcoscenico del d’Annunzio anche 35 anni di amicizia, per i Premi Flaiano alla carriera Aldo, Giovanni e Giacomo, che scherzano sul loro periodo di lockdown: «Giovanni si è dato alle arti bucoliche, coltiva zucche nel Monferrato e poi noi le mangiamo».

Momento di commozione anche per il Premio Flaiano alla memoria ad Alberto Sironi, regista di  Montalbano, scomparso la scorsa estate. A ritirarlo il figlio Carlo Sironi, anche lui regista, che soddisfatto ha commentato: «E’ il secondo Flaiano, mio papà lo ha vinto nel ‘99 per regia di Montalbano. Lui ha cercato di mettere tutto quello che amava in Montalbano». A premiarlo il sindaco Carlo Masci, che ha dichiarato soddisfatto: «Batte forte il cuore per gli omaggi che tutti questi attori hanno reso a Pescara».

 Alla 47esima edizione dei Premio internazionali Flaiano la Rai vince con numerosi prodotti, dalla fiction ai programmi radio e tv. Nella sezione «Televisione e radio» dei riconoscimenti fondati nel 1973 per onorare Ennio Flaiano, Tv Talk, in onda su Rai3, è il «Miglior programma» dell'anno. Tra quelli radiofonici, vince «Radio2 Social Club», condotto da Luca Barbarossa e Andrea Perroni.

Altri riconoscimenti alla fiction Rai: il Premio Regia alla memoria va a Alberto Sironi per «Il Commissario Montalbano», mentre Edoardo Leo e Vanessa Scalera si aggiudicano i Premi Interpretazione rispettivamente per le serie «Ognuno è perfetto» e «Imma Tataranni - Sostituto procuratore», entrambe in onda su Rai1 nella scorsa stagione autunnale.  Premiati anche i film coprodotti da RaiCinema: «Hammamet» per l'interpretazione del protagonista Pierfrancesco Favino; «Rosa» per quella di Lunetta Savino e «Il sindaco del rione Sanità» per la sceneggiatura firmata da Mario Martone e Ippolita Di Majo.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera al Teatro Monumento D'Annunzio di Pescara e andrà in onda su Rai3 il 19 luglio alle 13.00, a cura della Tgr.  

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