Sono diventate le biciclette l’oggetto del desiderio dei ladri pescaresi, almeno per l’estate 2023. Che ha visto diminuire, rispetto al passato, sia i furti in appartamento che quelli nei negozi e, soprattutto, un incremento dei beni recuperati grazie anche agli interventi tempestivi delle forze dell’ordine. Guardando i dati estratti dalla piattaforma su cui sono raccolte tutte le denunce presentate. Che non sono solo statistica, ma la base per un piano d’azione sul territorio. Contro i furti e quelle che tecnicamente vengono definite “attività predatorie”, nell’ultimo anno il questore Luigi Liguori ha avviato un’attività di prevenzione anche con operazioni interforze ad alto impatto. Nel periodo tra primo giugno e primo settembre sono 51 i furti in appartamento tentati o consumati sul territorio di Pescara: un dato questo che comprende anche i tentativi di intrusione nelle aree private.
«Possiamo dire che non superano la quarantina, compresi anche quelli di lieve entità - specifica il dirigente delle Volanti Pierpaolo Varrasso - e possiamo dire che si tratta di un indice positivo rispetto all’attività di prevenzione che quotidianamente programmiamo». E ci dice anche che Pescara, quest’anno, non è stata vittima delle incursioni dei “professionisti” in trasferta che arrivano dalla Campania o dalla Puglia o dai campi rom della periferia di Roma. Rispetto a qualche anno fa sono diminuiti e di molto anche i furti nelle attività commerciali, diciannove quelli denunciati, tra tentati e consumati, prevalentemente si tratta di sottrazione di merce, ma il dato comprende anche beni personali sottratti all’interno dei negozi.
In proporzione sono molti di più i furti di biciclette, anche per via del valore di quelle elettriche, fenomeno che d’altra parte ha il suo picco nella stagione estiva: 97 i mezzi di cui è stato denunciato il furto, a cui si aggiungono 25 monopattini. Anche in questo caso va detto che sono una trentina le biciclette recuperate e tornate ai loro padroni. «Facciamo sempre verifiche in caso di sequestro - spiega Varrasso - Intanto noi prestiamo particolare attenzione anche a chi gira con biciclette di valore che non corrispondono a vista alla persona che è in sella. A volta le recuperiamo nel corso di controlli per altri reati, per questo è importante dare una buona descrizione della bicicletta rubata, indicando anche i minimi difetti». Quindi denunciare anche i furti più lievi può essere utile: «Non sottovalutiamo nulla - conferma il vice questore aggiunto Pierpaolo Varrasso - anche perché qualsiasi attività per noi è tracciata ed è utile per le analisi che ci servono ad impostare il lavoro sul territorio. In questo senso anche le segnalazioni che arrivano dai cittadini sono utili, perché sono anche loro i nostri occhi sulla città. L’attività di prevenzione riesce se conosciamo le dinamiche del territorio e quindi l’opportunità di monitorare maggiormente alcuni luoghi rispetto ad altri». Che nella settima città per densità di popolazione in Italia diventa un valore necessario. «Pescara è una città dinamica, che cambia e si evolve da tutti i punti di vista - considera Varrasso - chi fa prevenzione deve vivere e in qualche modo anche anticipare i fenomeni».
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