Si è tolto la vita dentro l’auto, dopo aver aperto una bombola di gas che ha saturato ben presto l’abitacolo e non gli ha dato scampo. È successo la notte scorsa in una zona di campagna, appartata, nel territorio di Bucchianico, non lontano dal fiume Alento. M.C., 54 anni, moglie e tre figli, ha lasciato due lettere, una per la moglie, l’altra per i figli minori ai quali chiede scusa per il gesto estremo.
Sembra che soffrisse di depressione per problemi di lavoro, forse perché non riusciva a ritrovarlo. Laureato in economia e commercio, aveva fatto il rappresentante ma anche il postino. Un disagio che aveva manifestato in precedenza e così quando la moglie non lo ha visto rincasare, nella casa di Colle Marcone, è andata una prima volta direttamente al Comando provinciale dei Carabinieri di Chieti manifestando la sua preoccupazione, quindi avrebbe dovuto formalizzare proprio ieri mattina la denuncia di scomparsa alla Stazione di Bucchianico. A quel punto però, già dopo la segnalazione verbale fatta nella caserma di via Arniense, sono comunque scattate le ricerche sul territorio che hanno preso in considerazione ad ampio raggio la zona di Colle Marcone e Colle Cucco, non particolarmente abitate, e intorno alle 2.30 della scorsa notte, non molto lontano dall’abitazione, i militari in perlustrazione hanno imboccato la strada che, passato il ponte, porta sotto il viadotto della Fondovalle Alento.
Lì hanno trovato la Fiat Tipo, mentre tutto intorno un forte di gas ha fatto temere il peggio: l’uomo era disteso sul sedile posteriore, sul sedile anteriore le due lettere di addio, ma per lui non c’era più nulla da fare quando i Carabinieri hanno aperto le portiere.