Le scosse rendono inagibile
l'autoparco: via i dipendenti comunali e i mezzi

Le scosse rendono inagibile l'autoparco: via i dipendenti comunali e i mezzi
di Antonella Calcagni
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Venerdì 11 Novembre 2016, 09:48
L'AQUILA - Seduta della V commissione in situ, ieri mattina convocata dal presidente, Raffaele Daniele, per dimostrare lo stato di degrado in cui versa la sede dell'autoparco comunale. Le ultime scosse del 30 ottobre hanno provocato dei crolli nella struttura che è stata classificata E. Da lunedì l'ampio stabile sarà evacuato e la decina di dipendenti trasferita nella sede comunale di Via Ulisse Nurzia. «Immediatamente la dirigente Enrica De Paolis ha riferito il presidente Daniele dopo il sopralluogo ha disposto l'evacuazione e il trasferimento dei dipendenti. Siamo soddisfatti perché grazie al nostro intervento è stata eliminata una situazione di pericolo per il personale addetto». L'immobile non potrà neanche continuare ad essere ricovero per i mezzi dell'amministrazione comunale che, come disposto, saranno parcheggiati nello spiazzo adiacente. «Nell'attesa che sia individuato un altro luogo ha riferito Daniele si è parlato dei locali ex Sercom, spazi ex Italtel, oppure un capannone a Bazzano». Il presidente ha comunque stigmatizzato lo stato di degrado in cui versa da tempo la sede che da lunedì verrà chiusa.

«Quel sito è diventato una discarica ha continuato - È assurdo che nei locali debbano essere stoccati i pali della ex metro di superficie, i sampietrini e che i dipendenti non possano aver un vero e proprio bagno. Vi è una totale assenza di prospettiva su quel posto». L'autoparco infatti era fra le sedi papabili per ospitare la mega sede unica comunale da 35 milioni di euro. Scelta in un primo momento, è stata successivamente scartata in quanto indagini geologiche avrebbero dimostrato la presenza di acqua. Dopo aver esaminato altre possibilità il Comune sembra orientato a riprendere in considerazione quegli spazi. Tuttavia i tempi si allungano e si ha la sensazione che l'amministrazione uscente deciderà di non decidere.
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