Anna morta a 14 anni. La mamma: «Una farfalla volata in cielo troppo presto»

Anna morta a 14 anni. La mamma: «Una farfalla volata in cielo troppo presto»
di Alessandra Portinari
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Domenica 4 Novembre 2018, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 20:07

La comunità di Caprara di Spoltore (Pescara) si stringe, ancora una volta, oggi alle ore 17 nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, per la messa di suffragio in ricordo di Anna Segamiglio, la 14enne scomparsa dopo una malattia fulminante, lasciando nello sconforto l'intero paese. Sulle case restano ancora i palloncini bianchi e rosa, che giovedì scorso hanno salutato il feretro. In questi giorni tanti i ricordi che riaffiorano nella mente dei familiari, dalle vacanze estive trascorse ogni anno insieme alle notti di Natale, in cui tutti e cinque dormivano stretti nel lettone.

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«Anna era una ragazza speciale – racconta la mamma, Antonella Di Vincenzo, che non si dà pace mentre scorre sul telefonino le foto della sua farfallina, volata in cielo troppo presto - non chiedeva vestiti, non voleva nemmeno il cellulare era felice solo quando a casa arrivavano i pacchi di Amazon con i libri che aveva ordinato. Amava studiare e il suo unico desiderio era quello di frequentare il liceo classico. In soli venti giorni ha lasciato nella classe un segno indelebile. Aveva già le idee chiare avrebbe voluto fare il medico per aiutare gli altri. Era piena di vita, aveva qualcosa di magico, una bambina che non amava stare sotto i riflettori, ma che se n’è andata lasciando un vuoto incolmabile. In questi giorni c’è stata una catena di solidarietà, che ci fa capire che c'è ancora una grossa umanità nelle persone. Per questo mi sento di ringraziare il reparto di pediatria dell'ospedale civile e chi ha lavorato incessantemente in rete con gli altri reparti, da ematologia a rianimazione, a cui va un merito speciale: oss, infermieri e medici, ci hanno supportato, anche emotivamente, in maniera straordinaria».

«Ringrazio don Giovanni Cianciosi, parroco della comunità e missionario per le parole d'incoraggiamento, l'arcivescovo Tommaso Valentinetti, tutti gli zii e i cugini di Anna, sempre presenti. Valentina, il dottor Paolo Di Martile, che mi ha sostenuto nei momenti più terribili. Ci è stata vicina anche la professoressa Annamaria Testi, dell'equipe di Mandelli dell'ospedale Umberto I di Roma. Grazie al Coro San Filippo Neri, alla Pro Loco di Caprara, alla polizia municipale, a tutte le associazioni sportive e culturali e all'Agbe. Presenti anche i dirigenti scolastici, i docenti della scuola dell'infanzia di Caprara, dell'Istituto Comprensivo Pescara 8, del Liceo Classico D'Annunzio e i compagni di scuola. Infine grazie a tutto il paese, che si è stretto attorno a noi con affetto e a tutti gli amici e parenti lontani, che ci hanno scritto».

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