L’Aquila, si sblocca progetto banda ultra larga in zona ovest

L’Aquila, si sblocca progetto banda ultra larga in zona ovest
di Daniela Rosone
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Domenica 21 Giugno 2020, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 16:55
L’AQUILA - Dopo anni si sblocca finalmente, o così pare, la vicenda o meglio il progetto della banda ultra larga in alcuni Comuni delle aree interne.

Una vicenda che aveva subito una impasse a causa della mancanza di alcune autorizzazioni per gli scavi da parte della Provincia. Faccenda superata con la conferenza dei servizi e la Provincia che ha rilasciato le autorizzazioni per gli scavi delle tracce sulle strade provinciali.

Stessa cosa avrebbe fatto la Soprintendenza coinvolta da prassi anche se mancherebbero pareri di Anas e Ferrovie ma, comunque, pare si sia in dirittura d’arrivo. Pizzoli è il comune capofila in quanto ha più abitanti. Qui si è partiti in vantaggio perché l’Open Fiber ha già iniziato a fare sulle strade le tracce delle canalizzazioni per mettere la fibra. Il Comune già nel 2017 aveva installato la cabina fornita di fibra ottica per cui il lavoro non sarà lunghissimo per le canalizzazioni e l’inserimento degli armadietti nelle strade.

Nei Comuni che non ne sono dotati il lavoro ovviamente sarà più lento. Inutile dire che il progetto è essenziale per servire territori come Pizzoli, Scoppito o Tornimparte nell’area ovest, in forte espansione. Il sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio rileva che soprattutto in questo periodo di Smart working si è vista la necessità di avere una buona connessione e veloce.

Ma questo anche in ottica di insediamento di aziende e per chi deve lavorare con servizi internet, pensiamo alle banche per esempio. Anche Scoppito e Tornimparte avevano più volte manifestato la necessità di dare un’accelerazione ad un progetto forse fermo da troppo. “Sarà molto importante per noi - afferma il sindaco di Scoppito Marco Giusti - perché si potrà avere una navigazione almeno a trenta mega e questo significherà non solo un servizio per i cittadini ma anche per chi ha aziende o vorrà insediarsi nel nostro comune”.

Stesse esigenze nel Comune di Tornimparte più volte manifestate dal sindaco Giacomo Carnicelli. Qui c’è il grande problema del distretto sanitario di Rocca Santo Stefano. Senza connessione non si riesce ad assicurare un servizio all’altezza. Lo schema di convenzione per realizzare le infrastrutture in banda larga è stato firmato in realtà già da un po’ dal presidente Caruso. La società incaricata di effettuare i lavori è la Infratel. L’intera rete infrastrutturale, che rimarrà opera pubblica di proprietà della Regione, sarà realizzata e gestita per i prossimi 20 anni dall’Open Fiber, società che ha, tra l’altro, realizzato la rete interamente in fibra ottica con banda ultra larga in numerose città italiane. 

L’obiettivo del progetto era anche riscattare le zone interne e prevedeva entro il 2020 il termine. In tutto questo periodo però in alcuni Comuni i lavori sono stati completati e altri, circa 11, sono rimasti più indietro per il problema delle autorizzazioni. Ora però sembra essere stato
superato l’ostacolo.

Daniela Rosone

 
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