Muore nel giorno di San Valentino la pittrice Lia Garofalo. Due mesi fa era deceduto il marito

Era l'artista di cieli, nuvole e fiumi, del tempo che scorre, degli interrogativi religiosi ma anche dei monumenti della città e del paesaggio abruzzese

Muore nel giorno di San Valentino la pittrice Lia Garofalo. Due mesi fa era deceduto il marito
di Federica Farda
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 10:42


A due mesi e mezzo dalla morte del marito Ascanio Rossi, è scomparsa anche lei nel giorno di San Valentino. Così è mancata, a 73 anni, la pittrice Lia Garofalo, l’artista dei cieli, nuvole e fiumi, del tempo che scorre, delle fluttuazioni e delle maree, delle volumetrie dello spirito e degli interrogativi religiosi ma anche dei monumenti della città, del paesaggio abruzzese e dei raggi di colore tra le macerie del terremoto. Il suo vero nome era Quintilia, Lia per tutti, era nata a Bagno nel 1949 era una maestra elementare e aveva frequentato interamente il corso di laurea in Pedagogia e Filosofia senza, però, riuscire a discutere la tesi. Dal 1980, poi, anche l’interesse per l’arte figurativa nato dalla partecipazione, insieme ad altri artisti qualificati del capoluogo, ad una collettiva a San Panfilo d’Ocre. Da allora la sua produzione non si è più fermata omaggiando il maestro storico Remo Brindisi e altri artisti abruzzesi. Come le sue mostre, che dal capoluogo e dai paesi del circondario hanno varcato i confini regionali approdando, nel 2008, perfino a New York. Nel 2010 una sua opera e relative litografie erano presenti alla Bit di Milano. Era cittadina onoraria di Notaresco. 

Il cordoglio aquilano, invece, è stato espresso in una nota dal sindaco Biondi. «Il suo amore nei confronti della nostra terra, della sua più antica tradizione, la Perdonanza celestiniana, del nostro patrono San Pietro Celestino, e della sua voglia di riscatto nei duri anni del post sisma sono un patrimonio collettivo cristallizzato nelle sue opere. Conservo nel cuore, con grande affetto, il ricordo di un ritratto con la mia bambina di cui volle omaggiarmi, con la dedica “Al papà sindaco dell’Aquila”, a poche settimane dalla vittoria delle elezioni nel 2017».

Sue tele sono state regalate anche all’ambasciatore tedesco Michael Steiner e al cardinale Angelo Bagnasco in occasione delle visite ad Onna.

Don Federico Palmerini, su Facebook, la ricorda «per sempre con la tela del Buon Samaritano, realizzata in occasione della sua ordinazione diaconale del 2013 e che ora accompagna il servizio quotidiano del centro di ascolto della Caritas di Paganica». E in questa frazione si terranno oggi il funerale, alle 15, nella chiesa degli Angeli Custodi a Paganica.
 

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