Una giornata di festa per l'Aquila, la prima della Perdonanza che ospiterà la storica visita del Papa domenica prossima, è stata infatti funestata da un gravissimo incidente che si è verificato ieri sera dopo le 22 nella zona ovest della città.
Un uomo di 54 anni, Giuseppe Colaiuda, assistente capo della Polizia penitenziaria, è morto dopo essere stato investito da un'auto pirata a Scoppito. I carabinieri, con un'operazione lampo, sono riusciti in poco tempo ad acciuffare l'uomo che conduceva l'auto e che è fuggito dopo l'impatto. Si tratta di un 42enne della zona di Sassa, già noto alle forze dell'ordine per precedenti legati al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari sono riusciti a fermarlo a pochi minuti di distanza dal dramma.
L'episodio, tragico, si è verificato dopo le 22.
Roma, autista di autobus investe e uccide un ventenne ma «non ha colpa»: assolto
Dolore e sconcerto in tutta la comunità. Colaiuda, che aveva molte passioni, tra cui la montagna, era infatti molto conosciuto e apprezzato. La tragedia ha riportato alla mente quella dell'8 marzo del 2021, quando in un incidente del tutto simile che si era verificato lungo la statale 80, nella zona del Cermone, aveva perso la vita il sessantunenne Emilio Ciammetti, finanziere in pensione ed esponente del soccorso alpino che era appena uscito da un negozio. Anche in quel caso l'uomo alla guida dell'auto, un 43enne conosciuto dalla forze dell'ordine, si era dato alla fuga, ma era stato identificato e fermato il giorno seguente. Anche la morte di Ciammetti aveva destato profonda commozione: l'uomo era molto conosciuto anche e soprattutto per la sua attività di soccorritore di montagna, protagonista di molti interventi che avevano salvato la vita agli escursionisti.