Questa è la somma richiesta da C.I., una donna di 72 anni di Mosciano, attualmente residente a Sant’Omero, la quale ha citato in giudizio il Comune giuliese dinanzi al tribunale di Teramo. La donna è rappresentata e difesa dagli avvocati Biagio Giancola di Como e Andrea Luzii di Teramo, e chiede che sia accertata la responsabilità dell’Ente per l’incidente verificatosi a Giulianova il 13 febbraio 2017, quando la donna, mentre partecipava a un funerale che si sarebbe celebrato nella chiesa di San Pietro, giunta in via Curiel, a causa della pavimentazione stradale in parte sconnessa e avvallata, costituita da cubetti di porfido alcuni dei quali non più stabilmente ancorati al sottofondo, inciampava e cadeva rovinosamente a terra.
Le lesioni personali subite dall’anziana sono state stimate dai legali, con i danni derivati, e quantificati in 59.747,83 euro. A seguito di questa grave caduta e anche per i danni causati ad alcune automobili, soprattutto a gomme e cerchioni, la Giunta comunale ha deciso di avviare dei lavori di sistemazione, l’8 novembre scorso, opera poi terminata il 14 dicembre.
«Lavori - dicono il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core - che hanno previsto la bonifica del sottofondo mediante il taglio delle radici dei pini, causa del dissesto della sede stradale e con i rischi e gli annosi problemi per pedoni e auto, nonché il rifacimento del manto, ultimato con la realizzazione di un sottofondo e di una pavimentazione drenante analogamente ai lavori che hanno interessato la sede stradale del prolungamento di viale Orsini, sul quale si erano ugualmente verificati incidenti e cadute».
Una specie di opera di bonifica delle strade più dissestate della città. Ora però si andrà a processo e la prima udienza è stata fissata l’11 aprile al tribunale di Teramo.
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