Violenza sulla nipotina di 10 anni: indagato il nonno ottantenne

Il Tribunale di Chieti
di Alfredo d'Alessandro
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Novembre 2023, 07:57

Avrebbe abusato della nipote, che non aveva compiuto dieci anni ma per la difesa, che ha prodotto una consulenza di parte, l’uomo, un passato da imprenditore e che oggi ha 83 anni, aveva una ridotta capacità di intendere e di volere al momento del fatto. E all’esito della consulenza, la sua difesa, con gli avvocati Maurizio Mililli e Augusto La Morgia, ha subordinato la richiesta di rito abbreviato, oltre ad aver eccepito la nullità del decreto di giudizio immediato emesso dalla Procura di Chieti dal momento che sarebbero trascorsi molto più di 90 giorni visto che il procedimento penale venne avviato undici mesi fa dalla Procura di Pescara. 

Ieri il gup del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha fissato l’udienza per il 12 dicembre quando si pronuncerà sulla eccezione di nullità del giudizio immediato, che se venisse accolta comporterebbe la restituzione degli atti al pm e dunque una nuova richiesta di rinvio a giudizio. E sulla richiesta di abbreviato condizionato, cioè se sentire il consulente di parte, il dottor Domenico De Berardis, direttore del Dsm di Teramo. 

La consulenza della difesa si fonda su una risonanza magnetica che ha evidenziato una problematica fronte parietale e su altri esami ai quali l’ultraottantenne è stato sottoposto e che attestano la ridotta capacità di intendere e di volere dell’anziano oltre ogni ragionevole dubbio.

In aula ieri c’erano i genitori della ragazzina, che assisti dagli avvocati Danielle Mastrangelo e Gianluca Pizzuti, si sono costituiti parte civile ma non hanno quantificato la richiesta di risarcimento. Il nonno secondo l’accusa, dopo aver denudato se stesso e la nipote, l’aveva fatta sdraiare sul letto, toccandola, costringendola a subire atti sessuali. 

Il nonno, sottoposto a divieto di avvicinamento, ha sempre respinto ogni addebito. Secondo quanto stabilito in sede di incidente probatorio dinanzi al Gip di Pescara, la ragazzina è attendibile. La vicenda venne fuori perché la vittima si era confidata con un’amichetta di scuola ad agosto 2022, parlò del nonno le prestava attenzioni particolari e che l’avrebbe palpeggiata. L’amichetta a sua volta aveva parlato con sua madre che ha raccontò il fatto alla madre della vittima (le due si conoscono): di lì la denuncia della donna alla Procura di Pescara. Per il nonno l’accusa è di violenza sessuale aggravata dal fatto di essere l’ascendente e verso una bambina che non aveva compiuto dieci anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA