Incredulità e dolore a Pescara nel mondo dello spettacolo per la scomparsa di Barbara Paolone, manager teatrale, direttore di produzione e moglie del cabarettista Vincenzo Olivieri. Una vita stroncata all’età di 54 anni da un male incurabile scoperto tre settimane fa con una diagnosi crudele che non ha lasciato scampo. Centinaia di persone, ieri, hanno voluto salutare l’amica che aveva sempre un sorriso per tutti, pregare davanti alla sua bara, abbracciare il marito e la sorella Roberta. Persone in rappresentanza dei mondi della cultura, della politica, dello sport, dell’imprenditoria, del giornalismo, del sociale. Barbara era molto amata ma era lei la prima ad amare tutti: allegra, ottimista, affettuosa, capace di entrare subito in sintonia con qualsiasi interlocutore, innamorata della vita e del suo Vincenzo, sposato nel 2006, un rapporto felice e e indissolubile, basato su una forte intesa affettiva e professionale.
Diplomata al liceo scientifico Leonardo Da Vinci e laureata in Economia e commercio all’Università D’Annunzio, la Paolone aveva dedicato la sua vita lavorativa al ruolo di manager del compagno, che supportava sotto l’aspetto comunicativo, tecnico e organizzativo di ogni spettacolo.
Strazianti le parole della sorella Roberta: «Era la migliore sorella del mondo, si preoccupava sempre per gli altri e non per lei, pronta ad aiutare tutti, ma i suoi problemi li teneva per sé per non farci soffrire. Anche negli ultimi giorni della sua vita ha avuto la forza di sorridere e dire che stava bene ai medici ed alle infermiere che le chiedevano come si sentisse, Io non so come fare senza di lei». Provato e con un filo di voce, Vincenzo Olivieri ha avuto parole di gratitudine per le tante persone che si sono strette attorno a lui. I funerali oggi alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio.