Coronavirus, salgono a 89 i contagi in Abruzzo: 14 in terapia intensiva

Coronavirus, cinque nuovi casi: salgono a 89 i contagiati in Abruzzo
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Venerdì 13 Marzo 2020, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 16:19

Coronavirus, dai test effettuati nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 5 nuovi casi positivi al Covid 19.
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Tre riguardano la Asl Lanciano-Vasto-Chieti: un uomo di 66 anni e due donne di 71 e 81 anni. Una donna di 74 anni è residente nel territorio della Asl di Teramo, mentre un uomo di 69 è residente in quello della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Salgono così a 89 i casi positivi registrati in Abruzzo. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

 In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 89 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. 42 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 14 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 958 test, di cui 440 sono risultati negativi. La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono eseguiti sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami tuttora in corso. Dei casi positivi, 9 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 23 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 9 alla Asl di Teramo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. 

Un appello ad aziende, privati e laboratori, affinché donino al sistema sanitario regionale tutti i dispositivi di protezione individuale che attualmente non stanno utilizzando, come tute, camici e mascherine. Lo rivolgono congiuntamente il presidente della Regione, Marco Marsilio, e l’assessore alla salute, Nicoletta Verì.

Attualmente, infatti, la Protezione civile ha attivato tutte le procedure per l’approvvigionamento di questi materiali, ricorrendo anche alle modalità d’urgenza previste dalla normativa. Il punto è che le forniture vengono assicurate con quantità contingentate, in quanto i produttori non sempre riescono a far fronte a tutte le richieste che arrivano da ogni parte d’Italia. Come è noto, inoltre, molti Paesi hanno bloccato l’esportazione dei dispositivi, obbligando al ricorso esclusivo al mercato interno.

«La situazione in Abruzzo – spiegano Marsilio e la Verì – è ancora attualmente sotto controllo, ma l’aumento degli ultimi giorni del numero dei contagi ci impone di ricorrere a ogni canale di rifornimento per scongiurare di ritrovarci in serie difficoltà».
I materiali che possono essere donati sono: tute DPI di III categoria (tipo 3-4-5-6) – monouso, non riutilizzabili, con cappuccio e zip – con certificazione di rischio chimico e infettivo; camici DPI di III categoria – monouso e non riutilizzabili - con certificazione di rischio chimico e infettivo; mascherine tipo FFP2.
Per le donazioni dei DPI è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici della Protezione civile regionale: 800861016 – 3475078104 – 3484761897.

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