Gli ultimi di ieri riguardano ancora la fascia costiera, la vera emergenza di questi primi giorni di epidemia in Abruzzo. A tal punto che la geografia dei contagi comincia a coinvolgere l’area urbana tra Pescara e Montesilvano. Preoccupa l’origine non chiara degli stessi, dopo che nei giorni scorsi i focolai si erano concentrati tra Penne e Città Sant'Angelo. E c’è un vero e proprio allarme giovani: sono già nove i pazienti intubati, il più giovane dei quali ha 39 anni; diversi quelli al di sotto dei 45. Alcuni sono in rianimazione e le loro condizioni sono giudicate gravi. L’Asl di Pescara, che chiede urgentemente medici e attrezzature, ha dovuto trasferire i primi pazienti. E ci sono timori anche nella Valfino, nel Teramano, dove si sono registrati alcuni casi e dove il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha lanciato l’allarme affinché si spenga subito il possibile focolaio, in una zona contigua all’area di Pescara. Insomma, la tensione cresce e lo scenario è destinato ad essere ulteriormente complicato nei prossimi giorni.
Come anticipato ieri dal Messaggero, intanto, la Regione sta cercando di aumentare la dotazione e di incrementare i posti letto di terapia intensiva. La giunta, nella seduta dell’altro giorno, ha stanziato 5 milioni di euro a favore della Protezione civile regionale, soggetto attuatore per gli interventi legati alla emergenza Coronavirus. Lo stanziamento previsto era inizialmente di un milione: l'esecutivo, su proposta dell'assessore regionale al Bilancio Guido Liris, ha ampliato il finanziamento con altri 4 milioni di fondi regionali. «Serviranno per la grave emergenza che stiamo affrontando, per acquistare tutto il necessario, dai dispostivi di contenimento del contagio fino alle strumentazioni per l'assistenza e la cura dei pazienti, dalle mascherine ai ventilatori e ai respiratori - spiega Liris -, potranno essere utilizzati per allestire nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva ed anche di Covid-hospital che ogni azienda sanitaria è chiamata a realizzare». L'esecutivo ha anche autorizzato sedute di giunta in video conferenza. Un po’ su tutto il territorio si sta pensando a cambiare la gestione dell’emergenza, liberando i posti letto che oggi sono occupati dai malati con sintomi più lievi e allargando la platea delle persone da sottoporre a tampone, cercando di affiancare a Pescara un altro laboratorio, forse quello dell’Izs di Teramo.
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