Abruzzo, aumentano ancora i contagi: molti sono giovani. Rischio nuovi contagi

Abruzzo, aumentano ancora i contagi: molti sono giovani. Rischio nuovi contagi
di Stefano Dascoli
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Venerdì 13 Marzo 2020, 09:47
Si aggrava di giorno in giorno il bilancio dell’emergenza coronavirus in Abruzzo e cominciano a emergere elementi di seria preoccupazione. Sebbene ieri la contabilità abbia fatto registrare solo 10 casi positivi in più, rispetto ai 21 del giorno prima, il dato è da considerare provvisorio perché a sera erano in corso alcune decine di tamponi su tutto il territorio. Segno che aumentano gli isolamenti e ormai i casi sospetti riguardano non più situazioni importante da fuori. Il totale delle positività è arrivato a quota 84: 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 20 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo; 47 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 12 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare.

Gli ultimi di ieri riguardano ancora la fascia costiera, la vera emergenza di questi primi giorni di epidemia in Abruzzo. A tal punto che la geografia dei contagi comincia a coinvolgere l’area urbana tra Pescara e Montesilvano. Preoccupa l’origine non chiara degli stessi, dopo che nei giorni scorsi i focolai si erano concentrati tra Penne e Città Sant'Angelo. E c’è un vero e proprio allarme giovani: sono già nove i pazienti intubati, il più giovane dei quali ha 39 anni; diversi quelli al di sotto dei 45. Alcuni sono in rianimazione e le loro condizioni sono giudicate gravi. L’Asl di Pescara, che chiede urgentemente medici e attrezzature, ha dovuto trasferire i primi pazienti. E ci sono timori anche nella Valfino, nel Teramano, dove si sono registrati alcuni casi e dove il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha lanciato l’allarme affinché si spenga subito il possibile focolaio, in una zona contigua all’area di Pescara. Insomma, la tensione cresce e lo scenario è destinato ad essere ulteriormente complicato nei prossimi giorni.

Come anticipato ieri dal Messaggero, intanto, la Regione sta cercando di aumentare la dotazione e di incrementare i posti letto di terapia intensiva. La giunta, nella seduta dell’altro giorno, ha stanziato 5 milioni di euro a favore della Protezione civile regionale, soggetto attuatore per gli interventi legati alla emergenza Coronavirus. Lo stanziamento previsto era inizialmente di un milione: l'esecutivo, su proposta dell'assessore regionale al Bilancio Guido Liris, ha ampliato il finanziamento con altri 4 milioni di fondi regionali. «Serviranno per la grave emergenza che stiamo affrontando, per acquistare tutto il necessario, dai dispostivi di contenimento del contagio fino alle strumentazioni per l'assistenza e la cura dei pazienti, dalle mascherine ai ventilatori e ai respiratori - spiega Liris -, potranno essere utilizzati per allestire nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva ed anche di Covid-hospital che ogni azienda sanitaria è chiamata a realizzare». L'esecutivo ha anche autorizzato sedute di giunta in video conferenza. Un po’ su tutto il territorio si sta pensando a cambiare la gestione dell’emergenza, liberando i posti letto che oggi sono occupati dai malati con sintomi più lievi e allargando la platea delle persone da sottoporre a tampone, cercando di affiancare a Pescara un altro laboratorio, forse quello dell’Izs di Teramo. 
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