Turismo, nel Viterbese la Pasqua ha riportato il sorriso. Pienone dal mare ai borghi

Turismo, nel Viterbese la Pasqua ha riportato il sorriso. Pienone dal mare ai borghi
di Luca Telli
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Martedì 19 Aprile 2022, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 16:12

Civita di Bagnoregio resta il centro della Tuscia più amato. Bene il capoluogo, che ha registrato il tutto esaurito nei bed & breakfast in centro, laghi e litorale. Il vento forte che ha colpito alcune zone della provincia, nel pomeriggio domenica e parte della giornata di ieri, ha limitato gli spostamenti verso la costa ma non ha scoraggiato i visitatori tornati a visitare le città d'arte.

«Da venerdì a domenica abbiamo superato i diecimila ingressi spiega il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili - e questo è un segnale importante per tutti, di più per chi lavora con i turisti». La buona notizia arriva dalla conferma del ritorno parziale, con numeri comunque molto distanti rispetto al 2019, degli stranieri; ossigeno soprattutto per il lago di Bolsena, la zona della Provincia da tradizione a trazione estera. Nella Pasqua della ripartenza brinda tutto il settore dell'accoglienza.

Ristoranti sold out, discrete le prenotazioni in hotel, cresce il turismo all'aria aperta nei campeggi con numeri sul litorale cresciuti in maniera significativa grazie all'arrivo di presenze dal Nord Italia: Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte in testa. Tra Pasqua e Pasquetta affollati anche i musei: da Villa Lante a Bagnaia fino alla necropoli di Monterozzi ed al museo nazionale etrusco di Tarquinia. «La ripresa è all'inizio ma questa Pasqua va in archivio come meglio, in questo momento, non avrebbe potuto spiega l'assessore comunale al turismo di Tarquinia, Martina Tosoni - visto che abbiamo avuto parecchia affluenza, con ristoranti pieni e strutture ricettive sold out.

Anche dalla Necropoli eì dal Museo ci arrivano notizie positive. Sono numeri confortanti, quando manca poco più di un mese all'apertura della stagione estiva».

Sul fronte dei musei brilla anche Viterbo. Spiega Bruno Blanco, archeologo di Archeoras che gestisce il polo museale Colle del Duomo: «Tra sabato e domenica sono stati staccati 1171 biglietti in tutto il circuito del sistema museale cittadino Mu.Vi. (Duomo, Palazzo dei Priori, museo Civico sede piazza Crispi, museo Civico sezione Portici, museo del Sodalizio Facchini di Santa Rosa, Museo della Ceramica della Tuscia e Teatro dell'Unione) di cui 131 biglietti unici Viterbo Citypass. La massima parte (95,5%) dei visitatori arriva dall'Italia, le regioni più rappresentate Lazio (16%) Lombardia (15%) ed Emilia Romagna (15%). Dopo 2 anni senza Pasqua direi che è stato un ottimo risultato».

Nel complesso, il ponte di Pasqua, ha lasciato soddisfatti gli operatori che ora, come prossimo banco di prova, aspettano i prossimi ponti del 25 aprile e Primo maggio. «C'è stato un buon movimento a partire da sabato sera e confermato sia a Pasqua che ieri spiega Giuliano Proietti, titolare del ristorante Tre Re in pieno centro storico - ma non so se è la fine della crisi: Il bilancio lo faremo a fine anno».
 

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