Riapertura scuole: pochi mezzi in vista del 7 gennaio. L'allarme dei presidi del Viterbese

Un mezzo Cotral pieno di studenti lo scorso settembre
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Sabato 12 Dicembre 2020, 07:00

Dal 7 gennaio si torna sui banchi. Addio video lezioni tutta la settimana, si tornerà in classe per il 75% in presenza. È quanto prevede l’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri che, appena firmato, ha riattivato le polemiche già sollevate a ridosso della riapertura di settembre. Il nodo resta sempre lo stesso: i trasporti.

Sebbene le modalità di rientro siano ancora da definire nel dettaglio, i primi indirizzi parlano di un adeguamento dei mezzi pubblici, di mascherine da indossare al banco, ma anche di entrate e uscite scaglionate.

Temi già affrontati alla fine dell’estate. Un film già visto che ora si ripropone e che rischia di avere lo stesso, identico finale di allora: le disposizioni si scontreranno con le realtà locali. Come quella del Viterbese dove solo nel capoluogo ogni giorno, durante l’anno scolastico, arrivano circa 900 alunni pendolari da altri comuni. Numero che a livello provinciale arriva intorno a 2 mila studenti.

Tema scottante, quindi, che è stato affrontato di nuovo ieri durante una riunione indetta dal prefetto Giovanni Bruno, insieme alla dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Francesca Romana Ciangola, ai presidi delle superiori, ai rappresentanti di Regione Lazio e Cotral. Un faccia a faccia salutato positivamente dai dirigenti degli istituti che, concordi, hanno ribadito le difficoltà che ci saranno dal 7 gennaio con una didattica in presenza al 75% e trasporti limitati al 50% della capienza. Rassicurazioni sono attivate sulla volontà di affidare ai privati parte del servizio, così da coprire il 100% della domanda. Ma questa soluzione, già percorsa a settembre, si era rivelata alquanto problematica.

“E nemmeno è pensabile scaglionare gli ingressi. Lo abbiamo detto più volte: la soluzione è solo quella di potenziare i collegamenti pubblici”, ha ribadito ieri Andreina Ottaviani, dirigente scolastica dell’Iis Farnese, cui fanno capo la sede principale dell’Alberghiero a Caprarola e quella distaccata a Montalto di Castro, oltre al Canonica di Vetralla che ospita il liceo scientifico, lo scientifico-sportivo, il linguistico e il Cat (Costruzioni, ambiente e territorio).

"In queste settimane – denuncia Andreani – le corse sono state soppresse, impedendo agli studenti di frequentare i laboratori e agli alunni con esigenze speciali di venire a scuola. Speriamo che da qui al 7 gennaio la Regione trovi una soluzione, così da evitare i disagi degli scorsi mesi. Ecco, noi come scuole siamo pronti a ripartire. Ma sui collegamenti sono le altre istituzioni a doversi impegnare”. 

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