Scuderi candidato, dalla politica reazioni caute: «Vediamo la lista». Ma c'è chi si sbilancia

Scuderi candidato, dalla politica reazioni caute: «Vediamo la lista». Ma c'è chi si sbilancia
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 12:11

Per qualcuno la sua discesa in campo è un bene per la democrazia, per altri un film – in piccolo - già visto con il Berlusconi presidente imprenditore. C’è chi pensa che toglierà voti all’altra ala civica, quella di Chiara Frontini, e chi ancora in fase di studio. Fatto sta che la candidatura a sindaco di Giovanni Scuderi, commerciante, finora ha avuto il merito di movimentare un inizio di campagna elettorale inchiodata almeno fino all’elezione del prossimo presidente della Repubblica.

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Centrodestra e centrosinistra stanno con gli occhi aperti, in entrambi i campi però c’è chi evita di esprimersi in attesa che l’avversario si scopra. Il più schietto è Massimo Erbetti, Movimento 5 Stelle. «In democrazia – dice - più c’è partecipazione e meglio è». Okay, ma a scapito di chi? «Dipenderà anche dal programma, ma immagino che toglierà voti al centrodestra e sicuramente a Chiara Frontini, soprattutto sul centro storico. Anche lei viene da destra. Non credo proprio che sarà un danno per il centrosinistra».

Per il resto, fanno tutti buon viso con moderata cautela. «E’ un bene per la democrazia.

Ricordo che quando corse Leonardo Michelini, nel 2013 – spiega il dem Alvaro Ricci - c’erano 13 candidati a sindaco. Scuderi è una persona conosciuta, andrà valutato su ciò che dirà». Sull’altra sponda c’è Gianmaria Santucci, Fondazione: «Gli auguro in bocca al lupo: più candidati sindaci si presentano – commenta - e più segni di vitalità ci sono per la città. Non so in quale bacino andrà a prendere voti, dipenderà da come sarà la sua lista».

Tornando a Erbetti però qualche perplessità emerge. «Finora Scuderi non si è interessato di politica, ma non è mai troppo tardi. Ma qui parliamo di guidare un capoluogo – continua - che non è un’attività commerciale». E arriva il paragone col Cav, in corsa per il Quirinale. «La cosa pubblica non si può gestire come quella privata: purtroppo Berlusconi ce lo ha messo in testa, però non può funzionare così. Ben venga comunque, saranno poi i viterbesi a scegliere. Quando qualcuno si mette in gioco non è mai male – conclude Erbetti - poi vedremo quali saranno le sue capacità politiche e le proposte che farà».

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