Rifiuti, è guerra su tutti i fronti: la maggioranza contro Zingaretti, l'opposizione accusa Arena

Rifiuti, è guerra su tutti i fronti: la maggioranza contro Zingaretti, l'opposizione accusa Arena
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 22 Aprile 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 17:47

La guerra dei rifiuti. La maggioranza contro la gestione romana, l’opposizione contro quella viterbese. Da una parte c’è chi scende in piazza e chiede il commissariamento della Regione Lazio, dall’altra chi accusa l’amministrazione guidata da Giovanni Arena di aver creato il caos sul prossimo bando, con un emendamento privo di coperture finanziarie.

A palazzo dei Priori domani in commissione torneranno la delibera con le linee guida per il prossimo appalto, proposta dal sindaco, e l’emendamento della maggioranza. «C’è caos e confusione. Arena – dice Giacomo Barelli (Azione) - era a conoscenza del project di Gesenu per un nuovo centro di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di cui non ha fatto parola con nessuno. Con nessuno ha concordato neanche la delibera poi portata in commissione. E dopo le critiche di opposizione e maggioranza è stato costretto a subire un emendamento altrettanto confusionario, Ma non hanno trovano la quadra nemmeno su quello, visto che Gianmaria Santucci non l’ha firmato. Qual è la linea?».

Tutt’altro che secondario il discorso sulla copertura finanziaria: «Se lasciamo l’appalto come è adesso non servono altre risorse, ma se raccontiamo di portare la raccolta differenziata al 75 per cento - aggiunge - e di ridurre le isole di prossimità, sono interventi costosissimi. Che per legge pagheranno i cittadini con l’aumento della Tari».

Il dubbio di Barelli: «Forse l’idea di sindaco e Forza Italia era di andare avanti con il bando per due anni, in attesa di mettere in pratica il project? Ora si trovano a dover scrivere daccapo l’appalto rifiuti e il bilancio, che hanno approvato alla luce della delibera del sindaco: le coperture ci sono per quella.

Con le migliorie saranno necessari altri emendamenti, aggiungendo soldi sui rifiuti e togliendoli da altre parti. Soldi che poi dovranno rientrare con l’aumento della Tari».

Sull’altro fronte, le pesanti critiche di Lega e Fratelli d’Italia contro la Regione, per via dell’ordinanza che impone l’arrivo in discarica di 200 tonnellate al giorno da Frosinone e Latina fino al 30 giugno. Il partito di Salvini ieri è sceso in piazza davanti all’impianto di Monterazzano e poi sotto la Prefettura. «Alla mattina la Regione rassicura il sindaco con una telefonata che entro il 26 aprile non arriveranno più a Viterbo i rifiuti di altre province – commenta la Lega - e alla sera emana un’ordinanza con le 200 tonnellate. Alla luce della nuova e vergognosa ordinanza, che ha disatteso ogni impegno preso a discapito della nostra città, divenuta l’ultima delle province, abbiamo manifestato il nostro dissenso e chiesto il commissariamento del presidente Nicola Zingaretti per la gestione rifiuti».

Neanche da FdI sono teneri con la Regione. «E’ l’ennesimo regalo di Pd e M5S. Siamo stati purtroppo facili profeti – spiega il capogruppo Luigi Maria Buzzi - nell’anticipare lo scempio nei confronti della nostra città. La discarica, con i volumi conferiti fino a prima dell’ultima ordinanza, avrebbe avuto ancora sei o sette anni di vita. E’ essenziale che si apra un tavolo di concertazione con la Regione e Roma Capitale, protagonisti assenti di questa situazione. Non è più tollerabile queste scarsa considerazione e mancanza di rispetto istituzionale».

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