Il piano di sicurezza per la stagione estiva avviato in queste settimane sul litorale di Montalto e Pescia Romana è considerato il fiore all’occhiello del Lazio. Si tratta dell’istituzione di un protocollo, già messo in atto dal 2012 sulla costa Viterbese, in cui ne fanno parte il Comune, la Guardia costiera, le forze dell’ordine, il Corpo dei Vigili del fuoco, la Fin Salvamento, gli operatori balneari, la Sics (Scuola italiana cani salvataggio) e la Protezione Civile.
Sono circa quattro mesi intensi che vedono uomini e mezzi impegnati a garantire a cittadini e turisti una vacanza in piena sicurezza. Il progetto si affianca a quello nazionale di “Mare Sicuro” della Guardia costiera avviato da ieri lungo i 361 km di litorale che si estendono da Montalto di Castro a Minturno, in cui prevede l’impiego di 42 mezzi navali del Corpo dislocati nei porti e negli approdi laziali sotto il coordinamento operativo del 3° Centro soccorso marittimo di Civitavecchia.
Ma come funziona il piano e come viene gestita l’emergenza? Per quanto riguarda il salvataggio in mare l’amministrazione comunale ha installato cinque torrette sulle spiagge libere del litorale: a Montalto Marina una è situata sul tratto di costa davanti Piazzale Tirreno, un’altra sull’arenile in località Sanguinaro. A Pescia Romana ne sono invece state installate tre, nelle località Graticciare, Casalaccio e Marina di Pescia, dove i bagnanti sono sotto l’occhio vigile dei bagnini comunali.
Da luglio il servizio verrà altresì implementato con la moto d’acqua donata dal Comune ai Vigili del fuoco del soccorso acquatico.
«Le misure che avviamo ogni anno – spiega il vicesindaco Luca Benni- sono volte a favore della sicurezza dei bagnanti e nell'ottica del miglioramento dei servizi di accoglienza sulle nostre bellissime spiagge, attraverso la competenza e la professionalità di ogni persona impegnata in questo progetto». In acqua è costantemente presente anche un gommone della Prociv Arci Vulci I, con il personale pronto in caso di emergenza.
La sicurezza delle persone è tuttavia stata pensata anche a terra. Ovvero sono disponibili in alcuni punti del territorio dei defibrillatori i quali, in caso di un’emergenza sanitaria, vengono utilizzati da personale addestrato alla manovra di soccorso. «Prossimamente – spiega l’assessore alla sanità Fabio Valentini - amplieremo questo importante servizio medico con l’installazione di altri defibrillatori nel territorio. Programmeremo inoltre, in occasione dell’allentamento delle misure anticovid, altri corsi Blsd alla cittadinanza».