Virus, a Viterbo i tamponi e le analisi anche nel laboratorio dell'ospedale di Belcolle

L'ospedale di Belcolle
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Domenica 29 Marzo 2020, 07:25
Martedì potrebbe essere una giornata cruciale nella lotta al coronavirus. Il 31 marzo, come annuncia la Regione, "partirà il laboratorio per il test Covid a Viterbo". Belcolle, quindi, dovrebbe affiancarsi al Gemelli nell'analisi dei tamponi effettuati nella Tuscia.

L'acquisto dei kit è avvenuto nei giorni scorsi, con una spesa di circa 40mila euro. Quindi, sono partite le verifiche per assicurarsi che la struttura viterbese sia in grado di analizzare i test. Lunedì il cosiddetto efficiency test, ovvero la prova del nove per dare il via al servizio. 

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Intanto, sul fronte del bollettino, ieri ennesimo incremento che ha fatto schizzare il totale dei contaminati oltre la soglia dei 200. Per la precisione, con l'ingresso degli ultimi 14 nuovi casi positivi, al momento la conta è arrivata a 211, di cui 5 scoperti in strutture fuori provincia. Delle new entry, 6 sono di Viterbo, 4 di Orte, 1 di Castiglione in Teverina, 1 di Graffignano, 1 di Vignanello e 1 di Bolsena.

"Non è stato facile prendere questa decisione ma insieme al nostro sindaco abbiamo ritenuto fosse la cosa giusta da fare in considerazione della mia attività lavorativa e perché così facendo chi pensa di essere venuto a contatto con me può rivolgersi alle strutture competenti", scrive su Facebook Antonio Borzillo, il direttore delle Poste di Orte che reso noto il suo contagio. Gli altri concittadini positivi non hanno a che fare con lui: si tratta dei familiari di persone già positive dai giorni scorsi e che lavorano come infermiere in ospedali fuori Viterbo.

A Graffignano il primo caso: un uomo che avrebbe collegamenti con il centro alzheimer di Castel Giorgio, in provincia di Terni, dove hanno contratto il virus anche cittadini di Acquapendente. A Viterbo, tra i nuovi infettati, un'operatrice sanitaria di ritorno da un viaggio all'estero. Per ora, inoltre, risultano negativi i test effettuati sui vigili del fuoco dopo la positività di un caposquadra e del comandante, nonché sugli ospiti e gli operatori di Villa Noemi, il centro per anziani sulla Tuscanese.

Ieri anche un'altra buona notizia: primo paziente staccato dal respiratore. Lo raccontano gli stessi medici e infermieri di Terapia intensiva. "Quando si varca la soglia dell’ospedale non è “la fine”, ma l’inizio di una sfida che noi, per primi, vogliamo vincere. Siamo con voi durante tutto il percorso di cura. Prima che medici e infermieri, siamo uomini e donne. Sì, ve lo diciamo con il cuore: noi al traguardo vogliamo arrivarci con voi. Ed è questo che abbiamo fatto con il primo paziente estubato e, con gioia, trasferito alla sub-intensiva. Siamo stati insieme", testimoniano.
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