Per capire l’entità del contagio, se sinora la Asl aveva effettuato test solo sui ricoverati e i sanitari della Medicina generale dove il focolaio è stato scoperto, adesso lo screening sarà a tappeto su tutti i pazienti e gli operatori degli altri reparti, ovvero Chirurgia e Ortopedia. Non appena arriveranno i risultati, si valuterà se prolungare la chiusura o far ripartire le attività.
Sul fronte del contagio a livello provinciale, ieri ennesima impennata di casi con nuovi 9 cittadini risultati positivi. Oltre ai 7 con un link epidemiologico legato all’ospedale di Tarquinia (5 operatori sanitari e 2 sono probabili contatti, così suddivisi sul territorio: 2 a Civitavecchia, 2 a Montalto di Castro, 1 a Tarquinia, 1 a Tuscania e 1 a Tolfa) da segnalare altri due infettati. Il tampone di questi ultimi è stato refertato da strutture sanitarie extra Asl e riguarda un paziente di Montalto di Castro e uno di Ronciglione. Il primo sarebbe un caso collegato sempre al nosocomio sul litorale ed è ricoverato al Gemelli (la moglie, invece, è a Belcolle), mentre il secondo è un infermiere che lavora in una struttura privata di Roma. Il terzo infettato di Montalto è proprio un’infermiera dell’ospedale di Tarquinia.
L’infornata di tamponi positivi di ieri ha fatto salire i casi di contagio nella Tuscia a 424. Ieri, inoltre, è avvenuto 16esimo decesso: una paziente di 72 anni di Tuscania è morta dopo diversi giorni di ricovero nella Terapia intensiva di Belcolle. Crescono, al contempo, i guariti che ormai da diversi giorni superano il numero dei nuovi infettati. A risultare negativizzati ieri sono stati in 13: 4 a Viterbo, 3 a Tuscania, 1 a Civita Castellana, 1 ad Acquapendente, 1 a Montefiascone, 1 a Villa San Giovanni in Tuscia, 1 a Oriolo Romano, 1 a Vignanello. Il computo degli ex pazienti colpiti dal virus è arrivato a 74.
Infine, la Asl ha proceduto all’acquisto di 5mila tute protettive per i medici e gli infermieri in prima linea nella lotta al virus. La spesa totale è di circa 140mila euro.
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