Virus a Celleno, venerdì scade la zona rossa: test sierologici su metà della popolazione

Celleno zona rossa
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Martedì 21 Aprile 2020, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 21:10
Venerdì il giorno più atteso per Celleno: scade, infatti, il 24 aprile la zona rossa decisa con ordinanza della Regione Lazio a seguito del focolaio di Villa Noemi e di quello esterno alla casa di riposo che hanno fatto schizzare il totale dei contagi a 49 in un paese di 1.350 abitanti. Anche se i casi autoctoni sono molti meno (solo 11 sono i positivi esterni alla struttura e 2 su 38 quelli ad essa legati, residenti a Celleno), la misura è stata adottata per contenere un’ulteriore diffusione del Covid-19.

Fatto sta che, nel frattempo, 4 degli ospiti di Villa Noemi sono deceduti: un 81enne, quindi a distanza di pochi giorni due anziane di 82 e 88 anni, tutti ricoverati a Malattie infettive. Ieri, il quarto caso: una 92enne che si è spenta proprio all’interno della casa di cura dove un solo ospite è ancora negativo e si trova per precauzione in un agriturismo.

Ma dalla casa di cura arrivano anche buone notizie: “4 anziani che erano ricoverati a Belcolle stanno per essere dimessi. Solo 8 rimangono in ospedale, mentre gli altri stanno abbastanza bene. Sono seguiti – spiega il sindaco Marco Bianchi – da un dottore e due infermieri fissi mandati dalla Asl, ai quali si aggiunge il nostro medico di famiglia a dare supporto”. Secondo il primo cittadino, vista la negatività di ospiti e operatori delle due altre strutture per anziani in paese, non esistono i presupposti per un prolungamento delle misure interdittive. “Contiamo che venerdì Celleno non sia più zona rossa. Nel frattempo – annuncia – stiamo attendendo dalla Asl la programmazione dei test seriologici che nei prossimi giorni verranno effettuati su circa il 50% della popolazione”.

Ieri, l’avanzamento del contagio ha subito un brusco rallentamento: un solo caso accertato che riguarda una operatrice della rsa Santa Maria del Prato di Campagnano di Roma, l’ultima zona rossa decretata nel Lazio (il totale sale a 412). “ La persona, in quarantena dal 30 marzo, vive nel centro abitato e non ha avuto contatti se non con i propri famigliari che sono stati posti in isolamento domiciliare. Si stanno tracciando tutti i contatti che hanno avuto, come previsto dalle procedure”.

Negativi invece tutti i test effettuati sulle strutture per anziani in giro per la provincia: a Villa Alessandra a Tuscania (5 operatori e 6 pazienti controllati) e Villa Ilvana a Montalto di Castro (38 ospiti). Nessun contagio neanche nel centro di accoglienza per migranti Don Orione di Grotte di Castro dove sono stati controllati dalla Asl 17 ospiti e 5 operatori. Continuano a ingrossarsi le fila dei guariti: ieri 4 a Viterbo, 1 a Tuscania e 1 a Bolsena, per un totale di 47. 
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