Bilancio, colpi di scena in consiglio: la minoranza si spacca, poi porta a casa due emendamenti

Bilancio, colpi di scena in consiglio: la minoranza si spacca, poi porta a casa due emendamenti
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 21:47

Un colpo di scena dietro l’altro. Prima gli scontri politici come da prassi, poi quando la maggioranza ha aperto al dialogo, parte della minoranza ha chiuso spaccandosi, per poi andare comunque a incassare l’emendamento sul museo multimediale della Macchina di Santa Rosa. E pure quello sul progetto di riqualificazione del piano nobile di palazzo dei Priori. E’ successo ieri in un consiglio comunale a tratti convulso, ma dove alla fine si è trovata una certa convergenza.

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Eppure l’incipit non era foriero di buoni propositi, da entrambe le parti. Si era partiti con l’attacco di Giacomo Barelli (Forza civica) verso l’assessore Alessia Mancini sugli aiuti ai commercianti di Alfonso Antoniozzi (Viterbo 2020) su quelli agli operatori del mondo dello spettacolo. Stessa cosa sugli interventi per garantire agli studenti meno abbienti l’accesso a internet per la didattica a distanza. Tanto che qualcuno – Alvaro Ricci (Pd), come lo stesso Antoniozzi – aveva paventato l’intenzione di non intervenire più, visto il muro di gomma alzato dalla maggioranza.

Il patatrac si è rischiato con la terna di emendamenti che prevedeva l’accensione di mutui per interventi sull’ex Corte d’assise, la nascita del museo multimediale della Macchina di Santa Rosa sotto i portici della sede comunale e il progetto di restauro delle sale del primo piano di palazzo dei Priori.

Gianmaria Santucci ha chiesto una sospensione per valutare, al rientro ha preso quindi la parola il sindaco Giovanni Arena. Con una proposta: «Adattiamo gli emendamenti già presentati in un maxiemendamento per trovare un’unità di vedute. Sarebbe un bel segnale se si potesse convergere». La minoranza si è spaccata: sì di Barelli, sì con qualche remora di Ricci, no di Luisa Ciambella (Pd), no di Chiara Frontini (Viterbo 2020) a meno che non si fossero definite priorità, cifre e capitoli da cui attingere.

Viste le resistenze, la proposta è stata ritirata. Ma da qui in poi, invece di tornare alla contrapposizione totale, si è arrivati a un incontro su due punti: l’accensione di un mutuo da mezzo milione sul museo della Macchina e di un altro da un milione per progettare il recupero del piano nobile del Comune. Bocciato invece quello sulla ex Corte d’assise, perché già contenuto nel dup, ha argomentato la maggioranza. Da approvare a maggior ragione per l’opposizione. Infine, la questione radon alla scuola di San Martino al Cimino: anche in questo caso la proposta della minoranza non ha trovato il via libera, se ne riparlerà prossimamente.

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