Caro parcheggi, «così si ammazzano le attività del centro storico»

Caro parcheggi, «così si ammazzano le attività del centro storico»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 11:32

«Con questi aumenti danno una mazzata alle attività del centro storico». Il tema è quello del caro parcheggi, con gli aumenti che arriveranno in base a quanto indicato dal piano di risanamento della Francigena. Il capogruppo della Lega, Claudio Ubertini, però è scettico. Anzi, sugli 8 milioni promessi dalla Regione Lazio per il rinnovo del parco mezzi è come San Tommaso: «Se non vedo, non credo».

Parcheggi, stangata in arrivo: nel piano di risanamento Francigena tariffe raddoppiate, terza farmacia e nuovi bus

Il piano indica il raddoppio della tariffa oraria sulle strisce blu fuori le mura da 50 centesimi a un euro e l’aumento nel centro storico e al Sacrario da un euro a 1,50. «Aumentare il costo dei parcheggi, come dettato dal piano di risanamento della società Francigena - dice Ubertini - mi sembra una cosa fuori da ogni logica, soprattutto in un momento difficile come questo. Parliamo poi di aumenti del 100 per cento fuori le mura e del 50 per cento all’interno, non sono ritocchi irrilevanti: le persone li subiscono. Si parla di andare a rafforzare il centro storico, poi chi ha attività e chi deve andarci a lavorare si troverà a pagare molto di più».

Saranno insomma le attività nel cuore di Viterbo a rimetterci. «Assumere quattro persone per andare a rafforzare le azioni di controllo - continua il capogruppo della Lega - mi sembra una spesa inutile». Ecco perché: «È vero che oggi magari qualcuno non paga la sosta perché non c’è chi controlla, ma nel momento in cui li metti viene meno anche lo scopo per cui è stata fatta questa scelta».

Ovvero la gente non ci parcheggia più e magari va al centro commerciale.

Si passa alle farmacie, con la prossima apertura della terza, dopo quelle a La Quercia e Santa Barbara. «Le problematiche di questo settore sono ormai annose, non credo però che la redditività si risolva accentrando gli acquisti. La terza farmacia va valutata nel conto economico, con le assunzioni previste. Sarà difficile nell’immediato avere risultati positivi, anche per vie del mutuo da mezzo milione da accendere: non sappiamo nemmeno dove sarà il locale, né metri».

Sul trasporto pubblico locale invece «ci auguriamo che quanto è stato promesso venga mantenuto. Siamo tutti contenti se la Regione dal 2024 ci manderà i soldi facendo pure 100 mila chilometri in meno. La mia perplessità? Oggi c’è questa Regione, ma a febbraio ci sono le elezioni e poi gli indirizzi e le scelte potrebbero cambiare». E salterebbe di conseguenza tutto.

«Per la Regione è un onere importante, basterebbe per dare un risultato diverso al bilancio della Francigena. Con 8 milioni e il rinnovo flotta diminuirebbero anche le spese per le manutenzioni. Quindi siamo tutti contenti, io però sono come San Tommaso: se non vedo questi soldi, non ci credo. E mi auguro che quando questa pratica andrà in consiglio comunale - conclude Ubertini - ci porteranno atti certi a supporto. Perché questo serve per il risanamento dell’azienda: con i può darsi e i forse non si va da nessuna parte».

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