Via Marconi, paura per Giovanni Scuderi «Aggredito e minacciato di morte senza motivo»

Via Marconi, paura per Giovanni Scuderi «Aggredito e minacciato di morte senza motivo»
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Domenica 16 Aprile 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:32

Aggredito in pieno giorno, nel centro storico, con tutta la gente intorno. E senza alcun motivo. È successo venerdì sul tardo pomeriggio a Giovanni Scuderi, imprenditore del settore abbigliamento e candidato sindaco alle ultime amministrative nel capoluogo.

Il suo è un racconto a metà tra sconforto e rabbia. Cosa è successo? «È molto semplice: questo signore - dice - mi ha sputato sul parabrezza a piazza del Teatro, poi mi ha fatto i dito medio». Il tutto mentre Scuderi era «al telefono: avevo ricevuto una chiamata e mi sono fermato. Non c’è stato alcun motivo scatenante. Una cosa surreale, queste cose le vedo su Instagram o in televisione».

Parcheggiato male? Impediva il passaggio a qualcuno? «Assolutamente no, anzi. Dopo 4 o 5 minuti ho finito la telefonata, sono sceso con l’auto su via Marconi e me lo sono ritrovato quasi alla fine della via in mezzo alla strada. Credo mi stesse aspettando ma lì per lì non ho collegato che fosse la stessa persona, quindi ho rallentato. Sono sceso e mi ha detto “ti ammazzo”. Gli ho chiesto chi fosse, se era quello che mi aveva sputato prima. Ha preso l’ombrello e me lo ha spaccato sulla testa. È rotto in tre punti, mi ha fatto male.

Mi sono riparato come potevo, poi mi ha sputato in faccia».

A questo punto Scuderi gli ha dato una spinta per allontanarlo «e lui mi ha dato un calcio sullo sterno. Alla fine mi sono rifugiato dentro la macchina e ho chiamato la polizia. Lui è rimasto lì e continuava a parlare, ma non lo guardavo più. Poi ha detto che ero stato io ad aggredirlo, per fortuna ci sono le telecamere». Si tratterebbe di «un italiano sui 35-40 anni - spiega - mai visto prima. Lo hanno portato in questura, ieri mattina l’ho denunciato. Mi hanno dato cinque giorni di prognosi ma devo tornare per fare delle lastre alla mandibola. Tutto questo a Viterbo, in pieno centro storico e con la gente in giro. In 58 anni non mi è capitata mai una cosa del genere».

Quindi l’amara considerazione: «Viterbo è finita. Devo ringraziare le forze dell’ordine, sono stati carinissimi. Poteva succedere a chiunque: questo è il degrado del centro storico, è la delinquenza viterbese». Adesso come va? «Non mi sento molto bene - conclude Scuderi - l’altra sera sono stato al pronto soccorso fino alle 23».

© RIPRODUZIONE RISERVATA