Terme anno zero, la ex maggioranza si assolve: per FdI, Lega e Fondazione «è campagna elettorale»

Terme anno zero, la ex maggioranza si assolve: per FdI, Lega e Fondazione «è campagna elettorale»
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 10:39

«Speculare sulla presunta inerzia è semplicemente un pretesto da campagna elettorale». Fratelli d’Italia, Lega e Fondazione, attori principali del governo cittadino negli ultimi tre anni e mezzo, hanno impiegato - appena - dieci giorni solo per dare una risposta, pure parziale, alle problematiche sollevate da alcune interviste del Messaggero sul termalismo. Quando si dice stare sul pezzo. Ma questo spiega perché ancora oggi, quello che sarebbe definito un asset fondamentale per la città, è ridotto così.

Ad alcuni dei guai sollevati su queste colonne dall’ex presidente dell’associazione Il Bullicame, Gianfranco Faperdue, e dall’ex assessore al ramo termalismo, Enrico Maria Contardo, avrebbe dato delle risposte il successore di quest'ultimo in giunta, Claudio Ubertini. Bullicame senza manutenzione e con acqua fredda, Zitelle che avrebbero dovuto essere chiuse almeno da sei mesi, ex terme Inps ancora all’anno zero. Eppure secondo Ubertini dall'uscita di scena di Contardo (maggio 2021) «sono diversi i passi in avanti che sono stati fatti». La falegnameria di palazzo dei Priori ha costruito un bel «tavolo di concertazione allargato a Comune e Regione», tanto fondamentale e risolutivo che lo status dell’ex stabilimento dei lavoratori ancora «è legato a doppio filo con le vicende politiche di Regione e Comune».

Vicende che hanno visto sicuramente impegnata pancia a terra la ex maggioranza a tempo pieno.

Una crisi dopo l’altra, fino all’epilogo. Però secondo Lega, FdI e Fondazione sulle ex Inps «amministrazioni di colore differente hanno sempre ostacolato la risoluzione della controversa situazione», quando serviva solo un piano di rilancio con due requisiti base: l’acqua e la compatibilità urbanistica. L’ultima gli ex amministratori della città rivendicano di averla chiesta, ma solo «per quanto riguarda l’area del Bullicame». Dettagli.

Il loro lavoro dunque è stato talmente intenso e proficuo che parlare di "inerzia", come qualcuno osserva, è un pretesto da campagna elettorale. Se qualcuno a Viterbo si chiedesse perché abbiano fatto cadere palazzo dei Priori, ricorrendo perfino alla firma dal notaio per mettere il fallimento in cassaforte, può ricordare la giustificazione fornita da Lega, FdI e Fondazione: «Si è consumato il naturale epilogo di una situazione problematica, che si trascinava oramai da tempo, e che aveva portato l’amministrazione a impantanarsi completamente».

Insomma, inerte o impantanata che sia stata, è campagna elettorale a seconda di chi lo dice. Campagna elettorale, la loro, per riproporsi davanti ai viterbesi come i futuri amministratori migliori di quelli che li hanno preceduti.

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