Tarquinia, tensione sulla ztl: «Cambiare le regole o qui chiudiamo»

Tarquinia, tensione sulla ztl: «Cambiare le regole o qui chiudiamo»
di Luca Telli
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Sabato 24 Settembre 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 09:49

«La ztl così com'è stata pensata non funziona, al sindaco lo abbiamo detto ma né lui né la sua giunta ci hanno ascoltato». Telefonate, richieste di incontri, riunioni e raccolta firme «ma niente, ogni tentativo di aprire un dialogo con l'amministrazione è andato a vuoto». Un buco nell'acqua e un boccone amarissimo per i residenti ed i commercianti del centro storico come Daniele Cirignotta, proprietario del Ciri's pizza, pronto a preparare le valigie se necessario: «Non vorrei arrivare a questo punto ma se non ci saranno sviluppi, se il provvedimento non verrà almeno parzialmente rivisto, sarò costretto a trasferire l'attività fuori dalle mura per non morire».

E potrebbe non essere l’unico: «veniamo da due anni durissimi e andiamo incontro ad un periodo che sembra ancora peggiore, condizionato dai rincari di materie prime ed elettricità. Ostinarsi a chiudere il traffico anche quando non c’è una ragione come in inverno significa tagliare una fetta di possibili incassi. Il Comune deve dare alle persone un incentivo a venire in centro non mettere ostacoli. Un punto deve essere chiaro: se chiudono le attività muore il centro». L

’amministrazione, da parte sua, per ora sembra intenzionata a tenere il punto nel rispetto del disciplinare che prevede la chiusura al traffico dalle 19 nei giorni feriali, dalle 13 il sabato e per tutto il giorno nella giornata di domenica.

Intanto i commercianti si stanno organizzando. Continua Cirignotta: «Per il prossimo 28 settembre l’associazione Divini Commercianti ha convocato una riunione», obiettivo della quale sarà arrivare ad una proposta di modifica della ztl (posticipando magari gli orari di chiusura) da sottoporre all’amministrazione Giulivi per arrivare ad una soluzione che sia la più rapida possibile.

Non è la prima volta che i Divini Commercianti (circa cento imprese attive tra il centro storico, la zona artigianale ed il lido), scendono in campo. Era successo la scorsa primavera con toni duri ma apparentemente più concilianti di quanto la mutata situazione economica spinga a far adesso.

Insieme ai commercianti si schiera anche l’opposizione che mai era stata d'accordo con quello che aveva definito come «un provvedimento calato dall'alto e senza una concertazione». Nei mesi scorsi il gruppo consiliare Tarquinia 2024 guidato da Manuel Catini e Arianna Centini aveva dato vita anche a una raccolta firme (2024 quelle registrate e depositate) con l'obiettivo di provare a convocare un referendum comunale su 5 punti di cui uno proprio sulla ztl. Se la strada per il referendum rischia di rimanere incagliata nei vortici amministrativi, resta il peso di un malcontento diffuso.

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