Autostrada tirrenica, resta il pedaggio per i residenti di Tarquinia. «Dal Mims nessuna risposta»

Autostrada tirrenica, resta il pedaggio per i residenti di Tarquinia. «Dal Mims nessuna risposta»
di Luca Telli
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 17:47

Pedaggio autostradale, i residenti del Comune di Tarquinia per ora continueranno a pagare. Tempi incerti e forse non così brevi quelli entro i quali il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili risponderà alla lettera invita dal sindaco Alessandro Giulivi, spedita nei giorni scorsi con la richiesta di un nuovo accordo che preveda, per un ulteriore quinquennio, l’esenzione dal pagamento di 0,90 centesimi per i possessori di veicoli classe A nell’ultimo tratto di A12 dal casello di Tarquinia all’innesto dell’Aurelia in direzione Grosseto.

Una via, quella verso il Ministero, che al momento resta l’unica percorribile dopo lo smarcamento di SAT, con il decreto Milleproroghe 2019 sollevata dall’incarico di completare l’autostrada tirrenica e alla quale resta la gestione delle sole tratte aperte al traffico alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto,  che alla vigilia della scadenza dell’accordo, lo scorso 31 marzo, puntualizzava in una nota come «l’esenzione dal pagamento previsto per cinque anni, non prevedeva alcuna possibilità di un suo rinnovo e non prevedeva alcun collegamento tra il termine della esenzione e il completamento dell’autostrada».

Rimbalzando poi la questione al Ministero e «rinnovando la disponibilità a istituire un tavolo con i referenti del MIMS, per una valutazione complessiva della situazione, pronti a recepire eventuali modifiche».

Sulla questione nei giorni scorsi era intervenuto anche Mauro Mazzola con parole non tenere verso la giunta Giulivi.

Secondo l’ex sindaco (sotto l’amministrazione del quale il progetto autostrada era decollato) il dialogo è partito tardi e nei canali sbagliati. «Inutile mandare lettere, per chiedere la proroga dell’esenzione dal pedaggio l’amministrazione si doveva muovere prima, ottenere un incontro con Sat e ridiscutere il protocollo».

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