Ubertini parte dal bilancio che ha ricevuto l'ok dei sindaci circa 20 giorni fa. «Talete - dice - ora ha una perdita di circa 20 mila euro, quando pochi mesi fa era di 4 oltre milioni. La matematica non è un’opinione, qualcosa deve essere successo». Secondo Ubertini «ci sono delle partite di dare-avere tra la spa e palazzo dei Priori, iscritte in bilancio, senza che questi accordi siano passati dal consiglio comunale. Il sindaco saprà ciò che sta facendo, non serve che in commissione venga il presidente di Talete: bastano lui e il dirigente. Il bilancio è stato chiuso con una perdita ridicola rispetto a quella presentata dal vecchio presidente, Stefano Bonori».
Sembrerebbe che il comune abbia rinunciato a dei crediti «che adesso - continua il capogruppo di Fi - sarebbero diventati ricavi straordinari per la spa. Insomma, il comune è al centro di un’operazione che non conosciamo. Su queste cose non si scherza, non so con quali alchimie contabili abbiano rimesso in piedi questo bilancio».
Cosa succederà? L'ipotesi è questa. «In aula - spiega - dovrà arrivare una sorta di transazione, di rinuince del credito. Con certezza so invece che il comune aveva un decreto ingiuntivo nei confronti di Talete per un credito presunto di 4 milioni di euro. Ci devono spiegare che fine ha fatto. E soprattutto: come hanno chiuso il bilancio senza che il consiglio abbia ratificato nulla? E se poi il parlamentino di palazzo dei Priori lo boccerà, come la mettiamo?».
E l'ex sindaco Giulio Marini ci mette il carico. «Il presidente della V commissione Martina Minchella si arrampica sugli specchi: su Talete e anche Francigena non sappiamo nulla di nulla. Di cinque commissioni, quatto sono senza presidente o vice, non lavorano da mesi. Stanno omettendo perfino le motivazioni per cui c’è un’interdittiva antimafia su Viterbo Ambiente. Vadano a casa».
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