Consumo di suolo, il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, chiede l’intervento della sindaca Frontini. “E’ necessario – dice Pacifici - che il Comune individui al più presto le aree non idonee alla realizzazione di impianti per le rinnovabili”.
Lo spunto è l’ultimo rapporto Snpa (Sistema nazionale protezione ambiente) secondo il quale la metà della superficie agricola occupata da impianti fotovoltaici nel Lazio si trova nella Tuscia: 958,76 ettari. "Tra progetti autorizzati e altri in via autorizzazione - continua Pacifici - parliamo di circa 6mila ettari di terreni agricoli. Non possiamo permettercelo per due ragioni: rischiamo di perdere la vocazione e l’identità stesse del nostro territorio e poi perché abbiamo bisogno di grandi quantità di cibo, che sia prodotto con qualità e nel rispetto dell’ambiente. Pandemia e guerra ci dicono che oggi l’unica cosa di cui possiamo essere sicuri è la terra. Tra l’altro bisogna considerare che molte aziende locali sorgono su terreni presi in affitto. Così rischiano di chiudere”.
Pacifici apre una parentesi per sgombrare il campo da equivoci: “Noi agricoltori non siamo assolutamente contrari al fotovoltaico. Tutt’altro. Siamo pronti a mettere a disposizione di queste aziende i tetti delle nostre stalle per una joint venture, così da coniugare le due esigenze.
Quella contro il consumo di suolo è una battaglia che Coldiretti porta avanti a livello nazionale (Coldiretti giovani ha lanciato nei mesi scorsi una petizione contro i “panelli solari mangia suolo e a favore del fotovoltaico su stalle e cascine”). “Serve un piano energetico nazionale - conferma Pacifici - ma anche i Comuni possono dire la loro. Li abbiamo interpellati più volte fornendo loro anche un format per individuare le aree non idonee e un ordine del giorno da portare nei rispettivi Consigli comunali. Ma gli unici Comuni di cui sono a conoscenza che hanno approvato un piano sono Acquapendente, Vitorchiano e Montefiascone, che ringrazio”. In realtà non dovrebbero essere gli unici. “Ma Viterbo sicuramente no”, aggiunge Pacifici. “Quando in campagna elettorale ho incontrato i candidati sindaci abbiamo chiesto loro una politica attenta di salvaguardia del territorio. Abbiamo ricevuto rassicurazioni da tutti, ovviamente anche dal sindaco in carica. Ci auguriamo, ma siamo certi, che questa cosa molto presto avvenga”.