Santa Rosa, Mecarini: «Sogno un Trasporto straordinario per il decennale Unesco». La Macchina a Gerusalemme e Kiev

Santa Rosa, Mecarini: «Sogno un Trasporto straordinario per il decennale Unesco». La Macchina a Gerusalemme e Kiev
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 20 Dicembre 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 19:13

La scusa per far diventare realtà il suo sogno potrebbe essere il decennale del riconoscimento della festa di Santa Rosa come patrimonio immateriale dell’umanità. A Massimo Mecarini, alla guida del Sodalizio da tre lustri, «è l’unica cosa che manca da presidente». E a proposito: ci si prepara a celebrare degnamente la ricorrenza.

Partiamo dalla ripartenza: un bilancio del primo Trasporto post pandemia?
«Tecnicamente è stato favoloso, anche con una certa sollecitudine visto il meteo. Purtroppo si sono verificati episodi su cui bisognerà riflettere».

Si riferisce alle limitazioni per la sicurezza: ci sono stati segnali?
«No, è ancora troppo presto. Se ne riparlerà quando si avvicinerà l’ora X».

Ricordiamo un po’ di numeri: mandato e anni da presidente?
«Sesto mandato, 15° anno alla guida del Sodalizio».

Quale ricorda più positivamente?
«Il primo da presidente e l’anno dell’Unesco, con il ritorno in via Marconi nel 2014, dopo 62 anni».

Come è uscita l’idea?
«Nel corso di una cena, insieme al compianto Antonio Febbraro, uno di quelli che nel ’52 c’era».

L’anno invece meno entusiasmante?
«Tutto è perfettibile. A parte il discorso sicurezza, quest’anno mi è mancato il pomeriggio: la sfilata, la merenda al boschetto. Purtroppo ci siamo dovuti infilare per il maltempo al palazzetto, mi è dispiaciuto per i ragazzi nuovi e per chi lo aveva solo assaporato anni prima. Ma i Trasporti no, sono andati tutti bene».

Speranze per il 2023?
«Innanzitutto che il tempo sia buono, senza correre a ripararsi. Memore del 1984: l’acqua è sempre fastidiosa. E poi che vada ancora meglio sotto tutti i punti di vista».

Cosa le manca ancora da realizzare come presidente?
«Il Trasporto straordinario. Lo dico sempre, ma capisco che sia abbastanza complicato, soprattutto dal punto di vista economico.

Ci vorrebbe un evento molto forte e importante».

Tipo il decennale del riconoscimento Unesco?
«Esattamente. Andrebbe festeggiato in maniera molto significativa. Questo potrebbe essere uno dei motivi che giustificherebbero un Trasporto straordinario. Magari non a dicembre».

A proposito, cosa bolle in pentola?
«Oltre alla mostra, in ballo c’è il gemellaggio con la città di Queretaro, in Messico, dove si trova un monastero dedicato a Santa Rosa, che è diventato quasi monumentale. Anche quello è patrimonio Unesco. Poi ci sono tante altre iniziative che insieme alla Rete delle Grandi Macchine a spalla metteremo in campo. Spero di partecipare a tutti gli eventi, compresi i Candelieri di Sassari, dove non sono ancora mai stato. E stiamo lavorando per includere Gubbio, le comunità ceraiole hanno capito la strada da percorrere, anche se è lunga».

Il problema con il Comune per la gestione del museo è stato sistemato?
«Per ora è risolto, ora cerchiamo di non incappare più nel problema: siamo riusciti a tamponare tutto. A inizio anno cercheremo di ottenere la seconda tranche del contributo, a rendiconto. Ma occorre trovare un altro meccanismo».

Prima o poi arriverà anche la nuova Macchina.
«Aspettiamo di vedere il bando: da quello che dicono dovrebbe dare i suoi esiti a ridosso del prossimo Trasporto, quella nuova sarà nel 2024».

La Macchina di Santa Rosa sarà protagonista anche a Gerusalemme e Betlemme. Insieme alle altre feste della Rete delle Grandi Macchine a spalla sarà al centro di una mostra itinerante che partirà proprio da qui ad aprile per proseguire poi anche in Ucraina e rientrare in Italia in occasione dei Gigli di Nola. È una delle iniziative per celebrare i 20 anni della Convenzione Unesco e i 10 del riconoscimento della Rete. Il progetto di punta sarà “Macchine di Pace”, che da Viterbo era partita la scorsa estate con il concerto che ha visto sul palco imusicisti dei teatri dell’opera di Kiev, Leopoli e Odessa per sensibilizzare sul tema della pace.

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