Risorse idriche, Gallese non entra in Talete: «Proni a farci commissariare»

Risorse idriche, Gallese non entra in Talete: «Proni a farci commissariare»
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Giovedì 19 Maggio 2022, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 22:29

«Servizio idrico comunale, il Comune di Gallese è contrario ad entrare in Talete ed e pronta a farsi commissariare.

«Questa amministrazione comunale - ha detto il sindaco Danilo Piersanti - restando ferma e coerente con le posizioni assunte in passato e non sottraendosi alle responsabilità, non deliberà volontariamente l'ingresso in Talete, affrontando l'inevitabile commissariamento da parte della Regione Lazio. Provvederemo doverosamente nelle prossime settimane a convocare un'assemblea pubblica per fornire tutte le informazioni sull'evoluzione di questa vicenda ai cittadini».

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Nei giorni scorsi il Comune di Gallese, insieme ad altri 20 della provincia di Viterbo, ha ricevuto una diffida da parte della Regione Lazio a deliberare la cessione a Talete delle infrastrutture idriche comunali e del servizio idrico entro il 20 maggio, ma a Gallese e a quanto sembra anche in altri Comuni hanno respinto la proposta al mittente. «Gallese - dice ancora Piersanti - si è battuta da sempre per il mantenimento della gestione diretta dell'acqua pubblica, si è attivata prontamente partecipando anche ad un tavolo tecnico tenuto presso la Provincia di Viterbo il 13 maggio, nel quale sono stati forniti chiarimenti sulla brusca imposizione della Regione Lazio».

Data l'importanza della questione e l'urgenza con la quale il Consiglio comunale è stato chiamato a deliberare, la maggioranza consiliare che fa riferimento a Gallese Futuro ha ritenuto fondamentale il contributo di tutte le forze politiche e per questo motivo ha convocato una riunione congiunta fra tutti i consiglieri comunali per discuterne, al fine di maturare una posizione quanto più possibile condivisa e a difesa degli interessi dei gallesini.

«Di tutta risposta ha fatto sapere Piersanti - i consiglieri Ciocchetti, Catanziani, Lattanzi, Guarisco e Ranfone non hanno ritenuto utile persino partecipare alla riunione, annullando sul nascere ogni possibilità di dialogo fra forze politiche, che seppur da posizioni contrapposte, hanno il dovere primario di prestare la massima attenzione agli interessi della collettività».

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