Rifiuti, bando pluriennale in ritardo per motivi politici: proroga certa per l'appalto ponte

Rifiuti, bando pluriennale in ritardo per motivi politici: proroga certa per l'appalto ponte
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 16 Giugno 2021, 06:45

«Non ci sono motivi tecnici e non mi addentro in risposte politiche». Dopo un anno di appalto ponte sui rifiuti, per quello pluriennale bisogna ancora attendere. Ma dalle parole del dirigente Eugenio Monaco ieri in consiglio sono apparsi chiari i motivi per cui sarà necessaria un’altra proroga: a perdere tempo è stata la politica. E alla scadenza del 30 agosto Viterbo ambiente sarà chiamata a gestire il servizio per altri mesi, con il risultato che ora il verbale della seduta si avvia ancora una volta verso la Corte dei Conti.

Per il resto, le linee guida del prossimo bando sono state ancora rinviate per via dei troppi emendamenti: tre della maggioranza, uno del capogruppo del Pd Alvaro Ricci e 29 di Viterbo 2020. Se ne riparla domani. A entrare nel vivo della vicenda è stato proprio Ricci: «Se va tutto bene – ha detto - non saranno sufficienti 6-8 mesi per il nuovo appalto. E alla scadenza di quello ponte ne mancano poco più di due. La proroga è difficilmente giustificabile, le responsabilità sono politiche: le linee guida di Michelini sono di oltre 3 anni fa». Monaco ha cercato di parare così il primo colpo: «Stiamo facendo di tutto per andare in pubblicazione il prima possibile, naturale che ci vorranno tempi per la redazione del progetto».

Il dem poi è tornato alla carica, chiedendo di capire «una volta per tutte cosa ha impedito finora la realizzazione del progetto e quindi l’avvio della procedura ad evidenza pubblica, in particolare dopo l’avvenuta pubblicazione dell’appalto ponte». Sostenuto, su questo, dal suo omologo di Forza civica, Giacomo Barelli: «Il 30 agosto, un minuto dopo la scadenza dell’appalto, il servizio come procederà?».
Qui si sono avvicendati il dirigente e il sindaco Giovanni Arena. «Non mi vorrei addentrare all’interno di una risposta politica, penso sia più una domanda a carattere politico – ha risposto Monaco - perché non ci sono motivazioni tecniche sul perché non sono addivenuto alla pubblicazione».

Vista la brutta aria, Arena lo ha interrotto: «E’ giusto, però una risposta bisogna darla: stai correndo per pubblicare il bando, dopodiché è automatico che si vada in proroga per l’espletamento». Barelli ha quindi girato il dito nella piaga: «Da questo scambio di battute viene fuori che c’è una questione politica: sarà divertente leggere la motivazione della proroga. Ci avviamo verso due mesi caldi».

Nel merito delle linee guida è andata all’attacco Chiara Frontini (Viterbo 2020) «Confermato un ulteriore aumento della Tari del 5%. Nel programma elettorale di questa coalizione era prevista la riduzione: queste sono le promesse elettorali a cui i viterbesi non crederanno più».

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