Nepi, contro il caro energia il sindaco Vita spegne i monumenti pubblici

L'acquedotto di Nepi
di Federica Lupino
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Martedì 30 Agosto 2022, 04:20

Monumenti spenti e invito a evitare ogni spreco. Parte da Nepi la prima iniziativa di un Comune del Viterbese contro l’impennata dei costi energetici. “Dobbiamo dare il buon esempio con azioni concrete. Del resto, tutti dovremo affrontare mesi duri viste le previsioni che parlano di spese sempre più alte”, fa sapere il sindaco Franco Vita.

Ieri l’ordinanza con cui il primo cittadino dà il via alla crociata anti-rincari. Come? “Prevedendo con decorrenza immediata lo spegnimento per tre mesi, dell’illuminazione pubblica del Palazzo comunale, del Forte dei Borgia e dell’acquedotto, fino a nuova disposizione”, si legge nel provvedimento. E Vita non esclude di prorogare la misura o adottarne di nuove.

Come per il bilancio di una famiglia, infatti, anche i sindaci si trovano a dover far quadrare i conti. “Il recente notevole aumento delle tariffe di energia elettrica e gas che sta producendo un forte incremento dei costi a carico dell’Amministrazione, che in assenza di contromisure rischia di influire negativamente sull’equilibrio di bilancio”, scrive il primo cittadino di Nepi.

Da qui la scelta di questo primo intervento per ridurre le spese dell’illuminazione pubblica.

Ma Vita non si è fermato qui: “Ho anche scritto alle scuole, chiedendo di evitare ogni spreco e di adottare misure tese al risparmio. Lo stesso vale per gli uffici comunali: mai più luci accese quando non è necessario”, afferma.

Il sindaco è inoltre tra i destinatari della lettera di Talete sul caro energia. “Il mio auspicio – commenta – è che entri al più presto il socio privato, possibilmente Acea o comunque qualche realtà di simile calibro nel settore idrico. Solo così, oltre a sistemare i conti, arriveranno tecnologie e know how per evitare di commettere gli errori del passato che non certo aiutano alla tenuta dei conti”.

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