Nella Tuscia viterbese la Quaresima comincia con il Pranzo del Purgatorio per 2.000 “penitenti”

Gradoli (Vt): I membri della Fratellanza del Purgatorio durante la questua
di Carlo Maria Ponzi
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Martedì 28 Febbraio 2017, 15:56
Fagioli in bianco conditi con olio extravergine e un pizzico di pepe; minestra di riso con sugo di tinca cucinata secondo una ricetta segreta; luccio in umido; nasello fritto; baccalà lesso con olio e un trito di aglio e prezzemolo; una mela.
 
E' il menu rigorosamente di magro, servito in quantità industriale (qualche numero: 250 chili di fagioli; 600 chili di luccio, di nasello e baccalà, 60 di tinca), il 1 marzo, Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, a Gradoli (Vt), nel secolare “Pranzo del Purgatorio”.
 
La spettacolare tavolata, affollata di non meno di 2.000 commensali provenienti da tutta Italia, è organizzato dalla confraternita della Fratellanza del Purgatorio secondo immutabili canoni che prendono il via fin dal Giovedì grasso. Nel rispetto del rito, il 23 febbraio scorso i membri della Confraternita si sono dedicati alla questua: vestiti con saio marrone e cappuccio e mantella violacei, preceduti dallo stendardo e dal rullo di un tamburo, hanno percorso le vie del paese per raccogliere qualsiasi cosa i cittadini hanno voluto donare. Il tutto è stato battuto all'asta sabato e il ricavato è stato interamente destinato per all'allestimento del pranzo. 
 
La Fratellanza è nata nel XVI secolo per onorare e suffragare le anime del Purgatorio attraverso la celebrazione di messe e aiutare i bisognosi. Ne fanno parte novanta uomini tra i 18 e gli 85 anni. Tradizione vuole che ogni commensale porti da casa pane e posate e versi un’offerta per le messe del suffragio. Info e prenotazioni: tel. e fax 0761.456810; 340.8936678; www.comune.gradoli.vt.it.
 
Ma anche a La Quercia, piccolo borgo alle porte del capoluogo, torna, dopo un paio di lustri di pausa, la libagione delle Ceneri servita nel Chiostro del Santuario. "Il menù di magro - spiegano gli organizzatori - sarà, come tradizione impone, a base di pesce. Ma il momento conviviale è un invito alla riflessione, e per questo saranno con noi gli attori e le attrici della compagnia teatrale viterbese “Fanalino di Coda” che daranno voce e corpo a una sfida popolare tra il Carnevale e la Quaresima su testi del ‘600 della  Commedia dell’Arte".

Info: 393 3232478.
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