Movida e orari dei locali nel centro storico, la tolleranza zero è una beffa

Movida e orari dei locali nel centro storico, la tolleranza zero è una beffa
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Lunedì 7 Ottobre 2019, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 17:19
Movida, la macchina dei controlli si è già inceppata. Della tolleranza zero contro i trasgressori, promessa meno di una settimana fa a margine della firma del nuovo protocollo sugli orari di chiusura dei locali, neppure l'ombra. Poche le ispezioni in giro e situazione che, spiega Andrea che con la famiglia vive a San Pellegrino, «a parte l'impegno concreto di alcuni esercenti, sembra cambiata poco o per nulla rispetto ai mesi passati».

Tra i residenti i mal di pancia aumentano. Tra chi continua a denunciare lo stato di degrado del quartiere medievale, «sporco e in stato catatonico», e chi chiede conto della mancata attuazione del piano commercio come votato nel mese di febbraio. Una situazione che danneggia per primi gli esercenti. Erano stati loro, infatti, insieme alle associazioni di categoria, i primi pretende una maggiore attenzione e un controllo serrato sul territorio come contropartita per i vincoli imposti dal patto. Richiesta benedetta e appoggiata anche dai residenti e della presidente del Comitato San Pellegrino, Maria Elena Pierini, pronti a fare quadrato per la tutela e il rilancio del quartiere.

L'obiettivo comune: premiare i gestori virtuosi, isolare chi opera fuori dalla regole mettendo a rischio l'attività di tutti e un accordo faticosamente conquistato. La paura che serpeggia tra gli operatori del centro storico infatti è quella che al termine dei 3 mesi di prova previsti dall'accordo (di durata annuale ma sottoposto a verifica trimestrale), possano sorgere problematiche legate al rinnovo trasformando un'opportunità in una pietra tombale.

A confermare il mancato controllo sono proprio alcuni degli addetti ai lavori: «Non ci risultano accertamenti». Come latita la presenza dei vigili dopo la mezzanotte. Una criticità, per la verità, più volte evidenziata già durante i lunghi mesi di trattativa, in cerca di soluzione ma ancora al palo. Per ora quindi il controllo viene direttamente dagli esercenti.

Nella zona di San Pellegrino, come nel resto delle attività della cinta muraria, sono state molte le deroghe restituite a tempo di record dall'assessore Mancini. E la maggioranza le attività che si sono impegnate a far rispettare le regole, con qualche mugugno tra i clienti. Musica abbassata intorno alla mezzanotte e porte serrate all'una con i gestori che, chiusa la cassa, sono usciti per chiedere di evitare di stazionare al di fuori del locale. Palla adesso al Comune.
 
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