Arsenico, è sempre più caos
lunedì vertice al ministero della Salute

Arsenico, è sempre più caos lunedì vertice al ministero della Salute
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Giugno 2013, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 13:30

VITERBO - Arsenico, nessuno sa cosa fare. Forse la schiarita ci sar nel corso di due incontri, luned e marted, per scongiurare la chiusura dei rubinetti, sperando in una proroga dei termini.

Da lunedì scadono infatti le ordinanze sindacali, non rinnovabili, nei dodici Comuni in cui la concentrazione supera i 20 microgrammi per litro. Sul tema la Asl ha chiesto lumi al ministero della Salute, Fratelli d’Italia attacca la Regione Lazio e la Provincia, in assenza di chiarimenti, inviterà i Comuni a rinnovare autonomamente le ordinanze.

La Asl intanto bacchetta Talete e sindaci. «Come già comunicato loro – dice il responsabile del Sian (Servizio igiene, alimenti e nutrizione), Danilo De Santis – abbiamo chiesto al ministero della Salute un parere sull’uso consentito dell’acqua con concentrazioni di arsenico superiore ai 20 microgrammi per litro, alla scadenza del termine di proroga prestabilito».

Una conferma esplicita del problema, dunque. «Tale parere sarà formulato in una riunione in programma lunedì - continua De Santis - e adottato nel tavolo tecnico regionale che si svolgerà martedì, al quale parteciperà anche la Asl. Non vi è, quindi, nessuna indicazione di interruzione del servizio idrico da parte del Sian: non appena avremo gli esiti del tavolo tecnico su come poter gestire la situazione nel breve periodo, li comunicheremo ai primi cittadini, a Talete e a tutti gli interlocutori interessati».

Alcuni sindaci si sono spinti a chiedere una proroga per le ordinanze, e quindi per la realizzazione degli impianti non ancora ultimati. «Anch’io - spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia, Paolo Equitani - sono in attesa di una comunicazione dell’Istituto superiore di sanità, che ho interpellato. Ufficiosamente, dovrebbe arrivare un chiarimento a breve».

E se non arrivasse in tempo utile? «Consiglierò ai sindaci di rinnovare le ordinanze. Il tema vero è che qui non si sa mai chi è il vero responsabile», dice. A dimostrazione del caos, Fratelli d’Italia attacca la Regione: «Le ditte hanno abbandonato i lavori poiché questa non ha più pagato. E da lunedì ha pure intenzione di multare tutte i Comuni che non chiuderanno i rubinetti, smettendo dunque di erogare acqua nelle case dei i cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA