Di Battista e i terroristi islamici
Vittorio, il padre: «Condivido»

Di Battista e i terroristi islamici Vittorio, il padre: «Condivido»
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Lunedì 18 Agosto 2014, 15:44
​All'attacco. Vittorio Di Battista, padre del deputato del 5 Stelle Alessandro, che con le sue dichiarazione ha detto di capire i terroristi, difende il figlio parlamentare a spada tratta. «Condivido totalmente quanto sostenuto da Alessandro. La sua diagnosi è perfetta, non fa una piega», sottolinea. Il vulcanico imprenditore della ceramica, con un lungo passato politico alle spalle quasi tutto nella destra (fu consigliere comunale a Civita Castellana nel Msi), ha usato la clava contro tutti i politici che hanno criticato il primogenito . «Mi fanno ribrezzo - ha scritto su un blog - hanno alzato la testa dalle loro residenze inespugnabili, dalle loro imbarcazioni di gran lusso, dai loro uffici ovattati e ben condizionati, dai loro villaggi vacanze esclusivi, succhiando bevande ghiacciate, fumando il meglio e tirando di naso. Hanno letto (poco e male) e hanno vomitato». Poi una serie di domande: «Far esplodere dal basso un ordigno alla metropolitana di Madrid o far esplodere dall'alto un missile in un villaggio afgano è meglio o è peggio? Far saltare in aria ignari pendolari o sparpagliare tra le rocce i brandelli dei partecipanti a una cerimonia nuziale? E sparare granate contro dei ragazzini che giocano in spiaggia?». Così di seguito con citazioni sull’assedio di Vukovar («E’ peggio di quello di Gaza?») e Milosevic («Meglio o peggio di Franjo Tudjman?»), fino alla mafia. «Meglio trattarci dopo le stragi o è peggio trattare con gli islamisti? Che schifo».

Anche i grilli civitonici si sono schierati dalla parte di Alessandro. « Esprimiamo solidarietà ad una roccia come Di Battista - hanno scritto sul loro sito - é chiaro che dobbiamo imparare a difenderci l'un l'altro da questi attacchi da regime».
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