Moneta romana e coltello da presa (età del bronzo?): il ritrovamento sul fondo del lago di Bolsena

Il gruppo dei sommozzatori
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Giovedì 13 Maggio 2021, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 16:03

Il lago di Bolsena (provincia di Viterbo) non finisce mai di rivelare pezzi di storia antichissima. I sommozzatori della Guardia di finanza, in collaborazione con la Soprintendenza per la provincia viterbese e l'Etruria meridionale, hanno messo a segno un'importante scoperta archeologica.

I sommozzatori della stazione navale di  Civitavecchia in collaborazione con il personale subacqueo della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, hanno ritrovato sul fondo un coltello a lingua da presa e una moneta del IV secolo dopo Cristo.

L'immersione destinata al mantenimento degli standard operativi in acqua dolce si è trasformata in una sorprendente scoperta archeologica, grazie all’uso dei metal detector in dotazione ai finanzieri, nell’area sommersa nota come Gran carro di Bolsena. 

La strumentazione ha permesso di individuare prima una piccola moneta romana (foto sopra), con un diametro di circa 1,5 cm, raffigurante l’imperatore Costantino.

E poi, in una zona coperta da fango e vegetazione lacuale, un coltello di circa 18 centimetri coperto di incrostazioni, ma ben conservato, da attribuire all’epoca protostorica (risalente cioè dal terzo millennio al XII secolo a.C.).

«L’intervento dei sommozzatori e degli archeologi, ha consentito di sottrarre i reperti all’illecita predazione di soggetti che ricavano ingenti profitti, vendendoli illegalmente a collezionisti senza scrupoli, evidenziando così la trasversalità di azione del Corpo con riguardo ai settori esclusivi della polizia economico finanziaria».
 

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