La nuova ambulanza della Croce rossa ferma da sei mesi per un cavillo burocratico

La nuovissima ambulanza della Croce rossa inutilizzata
di Ugo Baldi
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Mercoledì 30 Maggio 2018, 07:20
La burocrazia e le leggi in Italia sono capaci di produrre storie incredibili che vanno oltre la fantasia. A Civita Castellana c’è un ambulanza attrezzata di tutto punto, donata alla sezione locale della Cri dalle aziende ceramiche (costo 40 mila euro) che è parcheggiata nel garage di via Terni da sei mesi.

Il mezzo non può essere utilizzato per il trasporto dei pazienti perché l’accreditamento della sede operativa, che si trova in via Santa Felicissima (ovvero a cento metri di distanza), non è stato completato a causa della mancata certificazione dei condizionatori d’aria. Che c’entrano i condizionatori? C’entrano eccome, poiché c’è una legge regionale del 1989 che impone che la certificazione per far diventare funzionante il centro deve avere il nulla osta della Asl, in cui è specificato che le dotazioni siano in regola con la legge. In questo caso mancano appunto i certificati di conformità dell’impianto di areazione degli uffici (che in parte è stato smantellato al momento del trasloco della farmacia comunale, che li occupava prima). E’ non c’è una via d’uscita. Anche perché la Cri dovrebbe investire oltre 7000 euro per ricostruire l’impianto e non ha i fondi per farlo.

«La procedura di accreditamento – hanno fatto sapere dalla Asl – non è stata completata. Siamo in attesa della certificazione dei condizionatori. Comprendiamo la situazione». Insomma la legge è legge. Si è attivato anche il sindaco Gianluca Angelelli: «Purtroppo le regole sono rigide – ha detto – ho preso contatti con la Asl per trovare una soluzione, vedremo».

Dalla Cri sperano in una soluzione positiva. «Credo che con il buon senso si possa risolvere questo caso – ha detto in maniera diplomatica il presidente, Giorgio Spagnolo - anche perché sono penalizzate tutte quelle persone che ne hanno bisogno». Non la pensano cosi i volontari, le associazioni di volontariato, le aziende che hanno contribuito all'acquisto e i cittadini.
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