“Il premio – spiega Schirripa - è assegnato a giovani ricercatori che hanno presentato dei lavori interessanti e serve per aiutarli a partecipare al congresso nonché a promuovere future ricerche. Con noi, altre 50 persone in tutto il mondo sono state premiate”.
Come sei arrivata a un simile traguardo?
“Non lo vedo come tale, per me piuttosto è un punto di partenza”.
Che studi hai fatto?
“Ho seguito università e specializzazione in oncologia a Pisa. Poi, ho passato gli ultimi 9 mesi della mia specializzazione alla University of Southern California a Los Angeles, all’interno del laboratorio del professor Heinz Josef Lenz, oncologo di fama mondiale che da sempre si occupa di ricerca sui fattori che condizionano l’evoluzione della malattia e la risposta ai trattamenti nei tumori gastroenterici”.
Progetti per il futuro?
“A luglio finisco la specializzazione e mi trasferirò a Padova all’Istituto oncologico veneto, dove continuerò a lavorare sui tumori gastroenterici. Lì proseguirò nel lavoro sia in ambito clinico che a fare ricerca, aspetti inseparabili in oncologia”.
Si parla spesso di fuga dei cervelli ma tu tornerai in Italia...
“Quando sono partita sapevo che sarebbe stata un’esperienza temporanea. E la collaborazione continuerà in ogni caso”.
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