I medici di base ricordano il loro eroe, vaccinò mille pazienti

I medici di base ricordano il loro eroe, vaccinò mille pazienti
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Sabato 7 Maggio 2022, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 21:43

Sarà ricordato oggi a Roma, all'assemblea regionale della Fimmg (Federazione medici di medicina generale) la figura di Roberto Caiello, «il medico viterbese che ha vaccinato mille pazienti» e che è morto d'infarto lo scorso dicembre. L'occasione sarà il congresso in cui i medici di famiglia faranno il bilancio del «loro impegno nei due anni della pandemia Covid - spiega la Fimmg in una nota -. Numero delle ricette, dei certificati, delle vaccinazioni antinfluenzali e Covid, del numero di assistiti a domicilio, praticamente raddoppiati, delle visite in studio. E ancora ore di lavoro in sede e via internet, i numeri delle Uscar. Il carico di lavoro in questi due anni è cresciuto del 300 per cento. I medici di famiglia sono stati i primi ad intervenire per fronteggiare la pandemia e a dover riorganizzare il loro lavoro sviluppando modelli organizzativi innovativi di assistenza, dovendo tenere in conto non solo il trattamento dei pazienti infettati, trovando anche soluzioni contro il diffondersi della malattia e dei contagi, ma anche dare continuità di cura per tutte quelle patologie di routine la cui assistenza rischiava di diminuire a causa della pandemia stessa. Tutto ciò è stato pagato dai medici di medicina generale in termini di contagi e decessi. E' stato seguito a domicilio l'85 per cento dei pazienti Covid».
Al congresso, che si terrà dalle 9,30 nella sede di piazza Marconi 25 e che sarà trasmessa integralmente su Fimmglazio Tv all'indirizzo www.fimmglaziotv.org e pagine collegate all'indirizzo https://www.facebook.com/fimmgrom, prenderà la parola anche il segretario viterbese, Michele Fiore, che farà il punto sulla situazione nella Tuscia.
Nell'occasione sarà appunto ricordata la figura del dottor Caiello, morto a 64 anni, che era stato anche sindaco di Civitella d'Agliano per due mandati, dal 1995 al 2004. Il medico erano molto stimato sia a Castiglione in Teverina, dove era titolare dell'ambulatorio locale, sia a Civitella d'Agliano, dove sostituiva il collega in caso di assenza. Caiello si era prodigato per i pazienti, nel periodo più difficile della pandemia, sottoponendosi a fatiche risultate poi fatali. Ed era stato in prima linea anche sul fronte delle vaccinazioni.
 

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