Fiumi di cocaina a Viterbo, la banda albanese sgominata in questi giorni era stata già condannata. A piede libero

Fiumi di cocaina a Viterbo, la banda albanese sgominata in questi giorni era stata già condannata. A piede libero
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Lunedì 17 Giugno 2019, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 19:13

C'è anche chi, approfittando delle maglie larghe del sistema giudiziario, continua il loro lavoro fino alla condanna definitiva. Come Daku, arrestato a Viterbo nell'operazione Underground che ha stroncato un traffico di cocaina. Il suo appellativo dette il nome all'operazione dell'antidroga della Squadra mobile di Terni che, sette anni fa, portò in carcere 15 componenti della banda italo-albanese trovati con 750 chili di marijuana e 5 di cocaina.

Per loro è arrivata di recente la condanna a 110 anni di carcere. Daku, albanese di 37 anni ormai ternano d'adozione e ritenuto il capo di quella banda, nonostante la mano pesante del giudice era in libertà (la condanna non è definitiva). E ha continuato a fare il pusher in proprio fino a quattro giorni fa, quando insieme ad altri sei è incappato nella maxi operazione dei carabinieri di Viterbo e della Direzione distrettuale antimafia di Roma, legata a un traffico internazionale di droga che arrivava dal Belgio. Ora è agli arresti domiciliari nella sua casa di Terni, in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

Per l'accusa l'albanese, con un lungo curriculum legato al traffico di droga, si riforniva di cocaina dal gruppo italo-albanese per rivenderla nell'ambito di una propria attività di spaccio. Gli investigatori viterbesi sono convinti che quella droga sia finita anche a Terni e in altre città umbre. Grazie all'attività del 37enne pluripregiudicato e condannato, ma libero in attesa della pronuncia della Cassazione. Per Terni l'operazione Daku fu il punto di non ritorno.

Da piazza di passaggio la città è diventata autosufficiente nello spaccio di droga: da quel giorno le sostanze richieste dai consumatori si possono trovare senza essere costretti a cercare altrove. Quella di Terni è una piazza buona dai facili guadagni grazie all'aumento vertiginoso della richiesta. Come accaduto a Viterbo da qualche anno a questa parte.
 

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