Effetto Trasversale, il sindaco Testa: «Monte Romano può attrarre giovani famiglie e turisti»

Rocca Respampani
di Simone Lupino
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 06:00

“Come immagino Monte Romano una volta che la Trasversale sarà ultimata? Non ho la sfera di cristallo, ma potrebbe diventare un centro appetibile per giovani famiglie che decidono di vivere lontano dal caos della città e che in 15 minuti di auto possono comunque raggiungere Viterbo o Civitavecchia per lavoro. Perché no? Abbiamo già oggi tutti i servizi per accoglierle: fibra ottica, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi. E una raccolta differenziata molto efficiente: siamo stati premiati come uno dei comuni ricicloni del Lazio”.

Il sindaco Maurizio Testa resta con i piedi ancorati nel presente, ma il giorno dopo l’audizione in Regione del commissario per il completamento della Strada Statale 675 – lunedì scorso l’ingegnere Ilaria Maria Coppa ha annunciato per luglio il bando di gara per i lavori del passante di Monte Romano, mentre quello per il secondo stralcio è previsto a fine 2023 - gli si può chiedere di ragionare su come potrebbe cambiare a cantieri chiusi il paese che amministra.

“L’aspetto positivo – prosegue Testa - è l’eliminazione dal centro abitato del passaggio dei mezzi pesanti, che è causa di inquinamento ambientale, acustico e di pericolo per i pedoni. Allo stesso tempo c’è un po’ di preoccupazione perché potremmo perdere anche una quota di veicoli leggeri, gente che adesso si ferma per un caffè o per comprare il pane”. Intorno alla via Aurelia ruota infatti una piccola economia: 4 bar, 2 forni, un negozio di frutta e verdure, un supermercato, un paio di alimentari a conduzione familiare. “Dovremo studiare insieme qualche formula per invogliare gli automobilisti a transitare comunque in paese.

In questo senso il doppio svincolo ci agevola”.

La svolta vera, però, secondo Testa, arriverà solo con il completamento vero e proprio dell’infrastruttura: “A quel punto Monte Romano potrebbe beneficiare del passaggio continuo di turisti tra Viterbo e Civitavecchia. Non basta il passante”. Anche in questo caso il paese ha tanto da offrire: “L’Antiquarium, Rocca Respampani, uno dei territori più tipici e caratteristici della Maremma, allevamenti allo stato brado, uno dei punti più belli della valle del Mignone, i percorsi della via Francigena. Non ci manca niente”.

All’audizione in Regione sono emersi vari temi tra cui quello dei costi rilevanti delle opere, quello dell'importanza di quest'opera anche per il porto di Civitavecchia, e infine quello del necessario coinvolgimento degli enti locali interessati ai lavori. I costi - ha replicato la commissaria in risposta agli interventi dei consiglieri - sono mediamente maggiori in Italia per la presenza di vincoli orografici e di una normativa stringente che causa una spiccata burocratizzazione. Anche i problemi di cantierizzazione sono rilevanti, sempre a causa della natura del territorio. Ma l'opera è importante e strategica proprio perché il sistema viario nazionale si sviluppa prevalentemente in verticale e manca di trasversali, quale sarebbe invece questa strada, una volta completata, ha concluso Coppa.

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