Le interrogazioni vanno comunicate 24 ore prima di andare in aula. È la novità dell’era Frontini. «Non so cosa ne pensano gli altri, ma credo che sia una cosa fuori dal mondo». Qualche anno di amministrazione ce l’ha, Claudio Ubertini. Il capogruppo della Lega sul perché della mossa una spiegazione se l’è data: «La mia impressione? La sindaca non si fida dei suoi assessori, infatti risponde sempre lei».
Ubertini auspica che il presidente del consiglio Letizia Chiatti ci ripensi. «Spero che riveda la decisione - dice - perché la ritengo pura follia. Tra l’altro nessuno ha chiesto o preteso che alle interrogazioni venga risposto immediatamente. Il fatto di volerle sapere 24 ore prima dunque non lo capisco. In consiglio poi c’era mezza giunta, è incomprensibile». Anche quelle urgenti vanno comunicate, «ma se sono urgenti, su qualcosa di cui vengo a conoscenza poco prima, come faccio?». Perché questa scelta? «Forse Frontini vorrà far rispondere gli assessori, in modo che possano prepararsi per tempo, perché se no risponde solo lei. La mia impressione è che non si fidi».
Per il capogruppo della Lega, che lì dentro «mi sono invecchiato», una cosa del genere «non era mai successa».
Ubertini poi allarga il tiro: «Vogliamo parlare dell’ultimo consiglio? È durato un’ora, per un tema del quale non c’era alcuna urgenza. Se avessimo fatto noi una cosa del genere, Frontini e il suo gruppo si sarebbero legati alle sedie. Non esiste, è uno spreco di soldi. È normale che con l’emergenza delle famiglie, il caro bollette e 500 domande per il rimborso dei canoni di affitto, la quarta commissione non si è ancora mai riunita? Del Natale abbiamo saputo dai giornali - conclude - e alla fine era colpa dei giornalisti. Non mi sarei mai aspettato un atteggiamento del genere».