L’attività svolta dallo studio medico è pubblicizzata attraverso una bacheca nella sala d’aspetto. Secondo la normativa nazionale e regionale, i medici ospedalieri hanno la possibilità di esercitare privatamente la propria professione ma, per farlo, sono soggetti ad una autorizzazione da parte del proprio ente di appartenenza.
L’esclusività del rapporto d’impiego viene premiata da una specifica indennità compresa tra i 1.065 e i 1.421 euro mensili, mentre nel caso di svolgimento della libera professione sono tenuti a versare una percentuale di quanto riscosso dai pazienti all’ente di appartenenza.
Al vaglio degli inquirenti è anche la posizione dei medici di base i quali, oltre ad aver consentito l’esercizio non autorizzato ai loro colleghi specialisti, sono venuti meno ai loro obblighi di medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA