Con il piano regolatore la città torna a pensare al proprio futuro e a guardare lontano, «poggiando su due basi fondamentali: l'industria e la valorizzazione del patrimonio naturalistico. Confermiamo la vocazione di città industriale - dice il sindaco - e proponiamo Civita con il nuovo parco naturalistico e archeologico urbano come una tra le città più attente all'aspetto naturalistico di tutta la Regione».
Il percorso del nuovo piano urbanistico, di massima trasparenza e partecipazione, è un atto estremamente importante per il futuro di Civita. Il documento è stato redatto dall'Ufficio di piano secondo le “linee di Indirizzo” approvate dal consiglio comunale ed è il frutto di un lavoro di quattro anni.
Questi gli assi sui quali si basa il piano e sui quali la città scommette sul suo futuro: il consolidamento e rilancio della produzione industriale attraverso l'ampliamento dell'area produttiva; l'individuazione di una zona a servizi; l'intervento sul nodo viario di Borghetto; la riqualificazione della zona produttiva e turistica lungo la Flaminia; il miglioramento del collegamento con le aree industriali di Fabrica di Roma e Corchiano; infine, l'implementazione della zona artigianale.
Tra le proposte c'è la realizzazione di tre nuovi collegamenti di penetrazione tra la circonvallazione e il centro abitato, la previsione di un parco archeologico della Valle di Celle. Quindi porrà l'interesse sulla valorizzazione del sistema delle forre e la riqualificazione delle zone agricole compromesse. La tutela del welfare urbano e il consolidamento dell'abitato verrà fatto attraverso l'implementazione di servizi pubblici. Quindi è previsto un generale miglioramento del sistema viario e di servizi di Sassacci e del centro storico.