Civita Castellana, tessere e congresso: il Pd azzerato tenta di riaprire il dialogo

Civita Castellana, tessere e congresso: il Pd azzerato tenta di riaprire il dialogo
di Ugo Baldi
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 16:34

E’ scoppiata la pace nel Partito democratico viterbese? Un segnale arriva da Civita Castellana, dove la prima riunione convocata dal commissario del circolo locale, Alessandro Mazzoli (tenuta on-line), si è conclusa senza ulteriori frizioni tra le due anime del partito, che almeno qui sembrano aver sotterrato l’ascia di guerra.

Il commissariamento, deciso dai vertici regionali del Pd, segue alla doppia debacle accusata dai domocratici nelle ultime due elezioni comunali, a distanza di un anno l’una dall’altra. Di fatto si è aperta, con il primo incontro, la sessione congressuale che dovrà portare alla scelta dei vertici dei dem civitonici (Covid permettendo) entro la metà del 2021.

Che si arrivi a un’alleanza è quasi impossibile, a causa delle numerose fratture causate negli ultimi tempi, ma che alla fine prevalga una linea più morbida e collaborativa, fino alla scelta del segretario, è almeno auspicabile. Tanto che i nomi dei papabili iniziano a circolare: dopo quello di Nicoletta Lelli, è spuntato quello di Pino Trotta e, in lontananza, si è rivisto quello di Franco Papandrea.

Lo stesso Mazzoli nel corso del confronto ha smussato gli angoli.

Come quello della nomina del capogruppo pd in consiglio comunale, Simone Brunelli, dando un via libera alla scelta. «E’ arrivato il momento di tornare a fare politica per il bene di questa città – ha detto Mazzoli - e quella del capogruppo non può diventare una discussione infinita. Quella fase si è chiusa e non si deve più riaprire».

Il presidente provinciale ha tracciato la strada per arrivare alle scelte finali della nuova dirigenza: «Si deve ripartire – ha spiegato - da un confronto costruttivo che porti di nuovo le persone a frequentare il circolo per ricostruire la base. Vorrei incontrare i giovani che hanno partecipato alle elezioni e far partire il tesseramento». Aria nuova insomma, ma che non saranno tutte rose e fiori lo sa anche Mazzoli: «I presupposti per andare avanti ci sono, ma ci vuole la volontà da parte di tutti. Questo è chiaro». 

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