Assunzioni pilotate a Civita Castellana
la parentopoli dei consiglieri comunali

Assunzioni pilotate a Civita Castellana la parentopoli dei consiglieri comunali
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 12:33
VITERBO - Un pasticciaccio, uno scandalo che rischia di deflagrare come una bomba sul parlamentino civitonico, fino a polverizzare l’attuale maggioranza formata da Pd, Sel, Rifondazione Comunista e lista civica.

E che fa aleggiare sulla città delle ceramiche, messa a dura prova dalla crisi e dai licenziamenti nel distretto industriale, lo spettro di una brutta parentopoli che coinvolgerebbe alcuni amministratori comunali in una storia tutta italiana di assunzioni pilotate.



I fatti. A Civita aprirà presto battenti il punto vendita di un megastore della grande distribuzione di casalinghi e articoli per la casa. Una nuova attività commerciale nel centro cittadino che darà lavoro a oltre una decina di persone tra impiegati e collaboratori vari. Ed ecco il punto.



Le assunzioni dei fortunati prescelti, seppur lecite, nonostante la valanga di curricula inviati alla sede romana da giovani, disoccupati, cassintegrati della ceramica, riguarderebbero esclusivamente i figli, le mogli, le nuore e i cugini di consiglieri comunali, sia di centro sinistra che di centro destra. Un’incredibile coincidenza? La notizia s’è sparsa veloce in queste ore, mettendo in fibrillazione indiziati e non solo. Scatenando l’ala onesta del parlamentino, che si sente tirata dentro a un affare quantomeno poco morale.



In casa del Pd s’è aperto uno scontro violentissimo. Ieri sera c’è stata una riunione del direttivo in cui l’argomento l’ha fatta da padrone. «La convocazione - diceva ieri pomeriggio il segretario Tonino Zezza -, a questo punto, era indispensabile. Di più, per ora, non aggiungo». Ma a quanto pare, c’è stata una bella tirata d’orecchie e almeno quelli del Pd avrebbero assicurato di ritirare le candidature dei parenti. Ma che cosa faranno Rifondazione e centro destra?



In casa Pdl & Co. dove i rapporti erano già tesi, è aria di resa dei conti. Furiosa Sel, partito di coalizione: «Siamo in attesa di chiarimenti dai nostri alleati - dicono -. Già lo scorso anno, in un’altra occasione, sospettammo un simile inciucio bipartizan. Sulla base della risposta, ci muoveremo. Adotteremo tutte le decisioni, nessuna esclusa». E il sindaco Gianluca Angelelli? È all’estero: quando il gatto non c’è i topi ballano.
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