Era il 20 luglio scorso quando a Civita Castellana, sulla provinciale Nepesina in località via delle Fontanelle, si era sviluppato un vasto incendio, che aveva interessato più di venti ettari di vegetazione. Causando grande pericolo per le persone residenti nei pressi, anche in considerazione della presenza di un area di servizio e rifornimento.
Per domare le fiamme erano intervenuti un elicottero da spegnimento, due squadre di vigli del fuoco, quattro auto della protezione civile, polizia locale di Civita. Dopo una lunga attività investigativa, i carabinieri della stazione di Castel Sant’Elia, dagli esami testimoniali, dall’acquisizione di riprese fotografiche, e dal successivo sopralluogo in collaborazione con il personale Asl Viterbo–Spresal Civita, hanno denunciato 5 persone.
L’incendio era stato causato dal contatto tra un escavatore in un cantiere poco distante e la linea elettrica aerea.
Alla rappresentante legale della società - una 65enne di Macerata - è stata contestata la violazione del “piano di sicurezza e di coordinamento”. Fin da subito le testimonianze erano risultate contrastanti, soprattutto su chi era alla guida del mezzo (un operaio che al momento dell’incidente non era presente sul posto). Tre di questi sono stati denunciati a piede libero per false testimonianze.